Pinamonti & C. Quei “nove” italiani ancora senza squadra
Non c’è solo il front man Scamacca negli intrichi di mercato che riguardano i centravanti italiani. Ieri, nella seconda amichevole preseason del Sassuolo, altra panchina per l’attaccante romano, ulteriore indizio di una partenza con destinazione ignota. Psg, West Ham? Ancora non è dato saperlo, ma comunque all’estero. A differenza del Gianluca nazionale, Petagna, Pinamonti e Bonazzoli vestiranno ancora una maglia di Serie A. Ma quale? La strada meno tortuosa pare quella che aspetta il centravanti del Napoli, in uscita dopo due stagioni e mezzo sotto il Vesuvio vissute in chiaroscuro. Petagna quest’anno ha disputato solo 569 minuti in campionato, quasi la metà dei (già pochi) 952 del 2020-21. L’ex Atalanta la prossima settimana potrebbe tornare definitivamente in Lombardia, ufficializzato al Monza: c’è l’accordo col giocatore e col Napoli (5 milioni di prestito e 10 di riscatto). Lo stesso vale per Pinamonti, che ha da tempo scelto l’Atalanta. Ma manca ancora la stretta di mano sul prezzo, che si aggira intorno ai 18 milioni. L’Inter proprietaria del cartellino non è intenzionata a scendere di molto, ma le parti si stanno lentamente avvicinando, o quanto meno non si è mai arrivati allo scontro. Lo stesso non si può dire per Bonazzoli, il cui ritorno alla Salernitana, dopo il prestito della scorsa stagione, da formalità è diventato un problema. La Samp lo avrebbe già messo nella lista delle uscite, tanto che ieri non è sceso in campo nel test con l’Hoffenheim. A dilatare molto i tempi sarebbero alcune clausole dell’ingaggio che stanno spazientendo il club granata. Che però ha fiducia nel giocatore. Oltre che nell’italianità dell’operazione, cosa rara in Serie A.