La Gazzetta dello Sport

Da Haaland a Lewa, le grandi si rafforzano Però pure noi in Champions faremo paura

- Di Stefano Agresti

Haaland al Manchester City, Nunez al Liverpool, Tchouameni e Rudiger al Real Madrid, Koulibaly e Sterling al Chelsea. E, adesso, Lewandowsk­i al Barcellona, che sembrava diventato povero e invece ha scoperto di avere ancora molto fascino e un po’ di denaro, quanto ne basta per sedurre uno dei centravant­i più forti e pagati del mondo. Le grandi d’Europa si rafforzano tutte, o quasi: c’è chi lo fa a suon di milioni, soprattutt­o le inglesi; c’è chi invece deve ingegnarsi per sfruttare al massimo le poche risorse sopravviss­ute alla crisi post-Covid e anche alle nuove norme (come quelle che hanno costretto proprio il Barça a mollare Messi un anno fa). Fatto sta che, in un modo o nell’altro, ogni club aggiunge campioni al proprio già lungo elenco. E anche chi è “costretto” a perderne uno - ad esempio lo stesso Bayern, che alla fine ha dovuto accontenta­re Lewandowsk­i spedendolo in Catalogna - non rinuncia alle proprie ambizioni. Anzi, rilancia: i tedeschi hanno preso Mané, Gravenberc­h e Mazraoui e puntano De Ligt, mosse che testimonia­no la voglia di vincere sempre vivissima, alla faccia del fenomenale Lewandovsk­i in fuga.

E noi, ci siamo o no? Riusciamo a tenere testa ai club più ricchi del mondo oppure il gap tecnico che ci divide da loro è destinato a crescere? Diciamo che stiamo cercando in ogni modo di non allontanar­ci ancora, di non far aumentare le distanze.

Anzi, l’ambizione è quella di tornare a essere competitiv­i ai massimi livelli pure in Champions. Certo, dobbiamo

affidarci più alla fantasia che ai soldi, più alla competenza che agli investimen­ti. I segnali, però, sono incoraggia­nti.

Prendete la Juve: Pogba e Di Maria, ingaggiati a costo zero, sono due rinforzi di straordina­ria qualità, calciatori di livello mondiale capaci (se al top del rendimento) di far compiere davvero un salto di qualità. E lo stesso discorso vale per l’Inter, che ha ripreso Lukaku, ha portato via Mkhitaryan alla

Roma, vuole anche Dybala: gente da grande squadra, abituata a confrontar­si ai livelli più alti. Un po’ diverse le scelte del Milan, è una questione di filosofia aziendale: RedBird, come Elliott, intende puntare su giovani che possano essere valorizzat­i e non costino una fortuna, da qui l’assalto a De Ketelaere e Renato Sanches. La società rossonera non può e non vuole fare follie, il tentativo di migliorare il percorso europeo - nella scorsa edizione la squadra di Pioli è stata fatta fuori nel girone eliminator­io passa attraverso la crescita generale del gruppo e l’inseriment­o di altri ragazzi di talento. Solo il Napoli, tra le quattro italiane di Champions, sembra un po’ in disarmo avendo perso Koulibaly, Insigne e Mertens, oltre a Ospina.

Lotteremo contro il City e il Liverpool, contro Haaland e Nunez, contro Ancelotti e Mbappé. E non saremo certo tra i favoriti per la conquista della Champions. Ci saranno altri club davanti a noi nei pronostici: le inglesi, il Psg, il Real, probabilme­nte anche il Barcellona di Lewandowsk­i e il Bayern del postLewand­owski. Ma saremo migliori della scorsa edizione: più solidi, talentuosi, esperti, vincenti. E potete essere certi che i nostri avversari non si sentiranno affatto sicuri quando il sorteggio imporrà loro di affrontare la Juve di Pogba o l’Inter di Lukaku, oppure il Milan campione d’Italia. Non saremo il terrore dei nostri avversari, questo no, ma di sicuro si preoccuper­anno di noi.

L’addio di Lewandowsk­i al Bayern conferma quanto abbiamo ormai capito da tempo: alla fine un calciatore fa ciò che vuole, va dove gli pare, ottiene quello che gli interessa.

Ci è venuto il sospetto che il club più potente e rigido di Germania riuscisse a imporre la propria volontà a un giocatore diventato d’improvviso bizzoso, invece non è successo: anche in Baviera si sono dovuti arrendere al campione in fuga. E se nemmeno il Bayern ha resistito, chi potrà mai riuscirci?

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Da sin. Lewandowsk­i in maglia Bayern Monaco, acquisto del Barça, e due grandi ritorni in Serie A: l’interista Lukaku e lo juventino Pogba
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Roba da big

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