FERRARI E RED BULL LITIGANO CON LA FIA «AIUTA LA MERCEDES»
Le nuove regole 2023 contro i saltellamenti: per Binotto e Horner sono un favore a Wolff
difficile capire quale sia la madre di tutte le battaglie, in una Formula 1 dove si litiga su ogni cosa. Le rivali Ferrari e Red Bull, che si giocano il Mondiale con Charles Leclerc e Max Verstappen, sono in lotta sui motori 2026 ma alleate contro la Mercedes sulla questione tecnica che più interessa al momento. Giovedì è stato infatti diffuso un comunicato della Fia, a margine della riunione tenuta con i team e con la Formula One Group, nel quale sono state annunciate nuove direttive per risolvere il problema dei saltellamenti alle alte velocità (“porpoising”) che sta affliggendo le monoposto di quest’anno.
La contesa Dalla gara di Spa del 28 agosto saranno introdotti controlli più stringenti sul fondo delle vetture e un sistema di misura delle oscillazioni verticali, basato su un algoritmo, a cui tutti i team dovranno attenersi per limitare il fenomeno. Le squadre cominceranno a provare nuove configurazioni al GP di Francia della prossima settimana, per adeguarsi alla direttiva tecnica 39 (Ferrari e Red Bull sarebbero già nei parametri). Fin qui, nessuno ha avuto da ridire. Ma la Federazione internazionale è andata oltre, annunciando l’intenzione di cambiare il regolamento 2023, introducendo ulteriori restrizioni per eliminare del tutto il “porpoising”. Il fondo delle vetture dovrà essere più alto da terra di 25 millimetri, il diffusore posteriore sarà ristretto all’uscita e sarà ammessa meno tolleranza nella flessibilità dei bordi laterali del fondo, essenziali per creare il “sigillo” aerodinamico che migliora l’effetto suolo e dunque le prestazioni in curva delle F.1. Queste decisioni hanno scatenato la readi Ferrari e Red Bull, che sarebbero penalizzate dalle nuove regole rispetto alla Mercedes, destinata invece a ricavarne un vantaggio. Mattia Binotto e Christian Horner lo vedono come un favore politico per Toto Wolff, il team principal delle Frecce d’argento. La macchina di Lewis Hamilton e George è infatti quella più colpita dal “porpoising”, fra i grandi team, e si troverebbe a recuperare di colpo una bella fetta del proprio ritardo prestazionale. Mentre Ferrari e Red Bull rischierebbero di vedersi private delle caratteristiche che hanno reso vincenti le loro vetture 2022.
Sicurezza o no?
Sul piede di guerra ci sarebbero altri quattro team: Alfa Romeo e Haas, che utilizzano i motori Ferrari; l’AlphaTauri, squadra satellite della
Red Bull, e la Williams-Mercedes. Tutte allineate sul fatto che i cambiamenti finirebbero per favorire la Mercedes a discapito della concorrenza. Per modificare il regolamento, servirebbe il voto favorevole della maggioranza dei team, che manca. Ma la Fia, dove di recente è approdata come direttore esecutivo Shaila-Ann Rao, ex consulente Mercedes, in questo caso può dribblare il normale iter di approvazione delle decisioni, facendo leva sul presunto pericolo per la sicurezza, visto che i saltellamenti ad alta velocità in rettilineo alterano la visuale dei piloti e possono provocare dolori alla schiena come quelli di cui ha sofferto Hamilton a Baku. La preoccupazione è che il problema possa ripresentarsi in modo macroscopico sulle piste più veloci e sia destinato a pegzione
giorare nel 2023, quando le macchine avranno più carico aerodinamico. La Fia è decisa ad andare avanti, presentando le proposte al Consiglio Mondiale, affinché vengano approvate quanto prima. I team che si oppongono ritengono invece che la sicurezza non sia in pericolo. E che la direttiva 39, in arrivo a Spa, sia una soluzione sufficiente e definitiva. «Dopo tutto — dicono — la Mercedes potrebbe alzare la vettura e ridurre il problema. Non lo fa, per non perdere prestazioni».
Progetti avviati La contesa ha poi ricadute a lungo termine. La maggior parte dei team ha infatti già cominciato a progettare le vetture 2023 da almeno un paio di mesi e cambiare le regole in corsa vorrebbe dire ripartire quasi da capo, con spese extra destinate a pesare sul “budget cap”, già risicato per i top team. La Mercedes, che ha sbagliato il design della vettura 2022 e deve rivederlo profondamente, ne trarrebbe un ulteriore vantaggio in prospettiva. Abbastanza per guastare il sonno ai rivali.