La Gazzetta dello Sport

Inter, tutti pazzi per Kristjan Il jolly «figlio» di Lukaku

L’albanese può giocare ovunque E Big Rom si fa chiamare «papà»

- Di Luca Taidelli MILANO

Schiacciat­o tra Lukaku, Mkhitaryan e gli assalti a Dybala e Bremer, il baby Asslani rischiava di finire nell’oblio del mercato. Invece gli sono bastati pochi giorni di Inter per fare impazzire compagni, staff tecnico e tifosi. Al punto da fare tendenza pure sui social, dove l’#asslanismo sta dilagando. L’albanese arrivato dall’Empoli per 4 milioni con obbligo di riscatto a 10 (più due di bonus) doveva essere un vice Brozovic a rischio naftalina visto che Epic non si ferma mai. Invece si sta rivelando molto ma molto di più. Il biglietto da visita lo ha scritto proprio Simone Inzaghi, che al primo allenament­o ad Appiano avrebbe detto ai suoi: .

Gol d’autore Rapito, il tecnico, dalla tecnica ma soprattutt­o della sicurezza del ragazzo arrivato in Italia dall’Albania ancora bambino, capace di vincere uno scudetto Primavera con l’Empoli e poi di imporsi in prima squadra quando nel gennaio scorso Ricci è finito al Torino. Asslani aveva lasciato un segno ammutolend­o proprio San Siro, sua futura casa, con la zampata che dopo quella di Pinamonti, altro valorizzat­o da Andreazzol­i aveva lanciato l’Empoli, il 6 maggio scorso, prima della rimontona nerazzurra. I gol fanno curriculum, ma non sono tutto.

Anche se il ragazzo non ne firma mai di banali. Nella sgambata contro la Milanese di qualche giorno fa era arrivata una prodezza da copertina. Recupero palla alto, controllo con la coscia, doppio palleggio in corsa, controllo orientato a saltare l’ultimo avversario e tiro gol. Il bis, meno bello ma contro avversari veri, sabato sera a Ferrara. Monaco raggiunto sul 2-2 grazie al mancino in buca d’angolo di Kristjan dopo il tiro parato a «papà» Lukaku.

Da sempre Già, perché a furia di lavorare duro sfregando la lampada del genietto il piccolo Asslani è diventato il pupillo dello spogliatoi­o. Big Rom lo considera un figlio e per scherzo si fa appunto chiamare papà. Brozo e Barella, che pure dovrebbero iniziare a temere per il posto, scherzano con lui a ripetizion­e e non è da escludere che presto il croato lo inserisca nella propria collezione di gag social «Dove sei Bare?». Ad Appiano tutti gli vogliono già bene anche per la dedizione e la fede comprovata. A fronte di tanti colleghi che si professano tifosi da sempre della squadra per cui hanno appena firmato, Asslani davvero ha sempre visto solo il nerazzurro. Il classico acquisto che provoca poco fumo ma poi rivela un arrosto che fa la differenza.

Lacuna decisiva Perché tra le lacune che alla lunga hanno fatto la differenza nell’ultima corsa scudetto c’è stata l’enorme differenza di rendimento quando Inzaghi ha dovuto fare a meno di uno dei tre titolariss­imi della mediana. No Barella, Brozo e Chala, no party. Vidal, Vecino e Gagliardin­i non hanno saputo garantire un rendimento simile a quello dei compagni, arrivati spremuti a febbraio, quando complice anche il doppio scontro in Champions col Liverpool, l’Inter ha perso punti poi risultati decisivi nella corsa al titolo.

Anche mezzala Malgrado la carta d’identità reciti 9 marzo 2002 come data di nascita, Asslani ha pelo sullo stomaco, visione di gioco, forza nelle gambe e piedi educati per coprire tutti i ruoli a centrocamp­o. Con l’Empoli sfidò i futuri compagni da trequartis­ta, più spesso però si muoveva da centrale in una linea a quattro. All’Inter è arrivato come vice Brozovic, l’unico senza doppione. Un ruolo ingrato, che ti impone un moto perpetuo e continua assistenza ai compagni. Per non parlare di quei palloni roventi al limite della propria area, quando c’è da avviare l’azione e spesso si resta soli in preda agli squali avversari che poi con due tocchi andrebbero in porta. Kristjan ha la faccia di quello che ne ha viste troppe per farsi spaventare da un pressing alto. E i suoi tempi di inseriment­o - vedi gol di cui sopra, segnati peraltro con il piede ‘debole’ - ne fanno anche un interno che all’occorrenza potrà prendere il posto anche di Barella o Calhanoglu.

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GETTY Arrivato a fine giugno Kristjan Asllani, 20 anni, è arrivato all’Inter dall’Empoli a fine giugno: prestito (4 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni più bonus

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