La Gazzetta dello Sport

Con Maldini e Cortinovis Hellas ancora più “verde”

- Di Giulio Saetta

Il nuovo Verona punta sui giovani. E non poteva essere altrimenti con il binomio campo-scrivania in mano al diesse Marroccu e al tecnico Cioffi. Due profili che hanno sempre puntato sulla valorizzaz­ione dei ragazzi emergenti. Cioffi l’anno scorso a Udine ha contribuit­o alla crescita di diversi giovani talenti, Soppy, Udogie, Molina, Benkovic, Samardzic... Nella conferenza stampa di presentazi­one all’Hellas il tecnico è stato chiaro: «Voglio giocatori affamati». E chi lo è più di un ragazzo che si affaccia alla Serie A in una piazza ambiziosa ed esigente come quella gialloblù? La rosa è destinata a rinverdirs­i rispetto a quella dell’anno scorso, la nona più giovane del campionato, che aveva vinto una bella scommessa con il 2003 Diego Coppola, tre volte titolare al centro della difesa nel finale di stagione. Per non parlare di Ivan Ilic (2001), top player da un paio d’anni. Questo mercato ha già portato al Verona un classe 2002, il difensore scozzese Josh Doig, di cui si dice un sacco bene, e il 2001 Roberto Piccoli, attaccante che sprizza mordente da tutti i pori visto il campionato al contagocce con Atalanta e Genoa. Con la stessa ambizione arriverann­o in gialloblù altri due 2001, entrambi trequartis­ti: Daniel Maldini e Alessandro Cortinovis, in prestito da Milan e Atalanta. Il rossonero, guarda caso, l’anno scorso ha speso buona parte dei 143 minuti complessiv­i giocati in campionato proprio contro il Verona, titolare per la seconda volta, un tempo intero a San Siro, dopo l’exploit con gol a La Spezia. Cortinovis invece ha zero esperienza in Serie A ma le ossa forti dopo 30 presenze nella B 2021-22 con la Reggina, dove ha segnato un gol e fornito due assist. Due giovani affamati arrivati nel posto giusto.

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Talento Daniel Maldini, 20 anni, si allena a Milanello GETTY IMAGES

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