La Gazzetta dello Sport

I 100 a Kerley talento vero Eppure iniziò con basket e football...

Aveva 2 anni quando il padre finì in prigione, ma una zia lo salvò. Il passaggio all’atletica dopo l’infortunio a una clavicola

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D‘91

a Lewis-Burrell-Mitchell a Kerley-BracyBrome­ll. La tripletta mondiale sui 100, che ai Giochi manca loro addirittur­a da 110 anni, gli Usa la inseguivan­o da Tokyo 1991. E dopo 14 edizioni di assalti falliti, il sortilegio è caduto proprio nei primi Mondiali in casa. Un podio tutto a stelle e strisce racchiuso in 2/100, con vittoria in tasca al favorito della vigilia, il 27enne Fred Kerley, argento olimpico a Tokyo dietro a Jacobs. Curioso, tra l’altro, che dopo l’esagerato 9”79 stampato in batteria, e il più controllat­o 10”02 della semifinale, il texano abbia vinto in 9”86, lo stesso tempo del Carl Lewis di 31 anni fa. E che Marvin Bracy e Trayvon Bromell gli abbiano concesso gli stessi 2/100 che allora relegarono Leroy Burrell al 2° posto. È l’oro della consacrazi­one per il buon Fred, 1.91 per 93 chili, raro esempio di polivalenz­a totale, rivelatosi nel 2017 sui 400 con un sontuoso 43”70, poi aggiornato a 43”64 due anni dopo quando fu anche bronzo ai Mondiali di Doha. Kerley si è quindi mutuato in sprinter di primo piano: 9”76 sui 100 e 19”76 sui 200. Sino all’oro mondiale. E pensare che la sua fortuna in atletica fu decisa dalla frattura di una clavicola, che lo deviò in pista dopo i promettent­i inizi nel football e nel basket. Ma il suo destino l’ha segnato soprattutt­o zia Virginia, che a Taylor, vicino ad Austin, lo accolse in casa all’età di 2 anni, con i suoi 4 fratelli e altri nipoti, quando il padre di Fred finì in prigione e la madre scelse altre strade. È stata lei ad allevarlo e a salvarlo. «Dormivamo in 13 ragazzi in una stanza» ha ricordato Kerley, che è molto devoto. Uno dei 12 tatuaggi che tappezzano il corpo di Fred, all’interno del bicipite, è dedicato proprio a “zia Meme”. «Senza di lei - ha detto - non so come sarebbe la mia vita in questo momento. Lei è la donna che ha creato la mia vita. E sarà sempre la mia forza».

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