La Conference può regalare alla Fiorentina altri colpi top
Fase 1: ristrutturazione. Fase 2: decorazione. Il progetto Fiorentina è stato studiato in due step dall’architetto Pradè sotto la supervisione del patron Commisso. Insieme a Joe Barone il diesse viola ha sapientemente completato – e in tempi brevi – il riammodernamento della squadra secondo le esigenze del nuovo tecnico Italiano. Sono state erette le colonne portanti con quattro inserimenti, uno per reparto. In porta c’è un Gollini carico a mille dopo una stagione da comprimario al Tottenham. In difesa Dodò non è ancora ufficiale ma il suo arrivo in viola è solo una formalità burocratica. Nel mezzo i muscoli e il cervello di Mandragora sono pronti a non fare rimpiangere Torreira. Davanti, infine, Jovic ha lo spessore adatto a un top club. La nuova casa è pronta ma gli ultimi ritocchi saranno dati solo dopo i preliminari di Conference League che si disputeranno il 18 e 25 agosto in gare di andata e ritorno. Solo allora si potrà sapere esattamente che tipo di stagione si presenterà davanti alla Fiorentina. Giocare ogni tre giorni imporrà rotazioni più intense ma è imprescindibile per prestigio e dal punto di vista economico. In più, la vetrina europea potrebbe aiutare ad attrarre giocatori di livello. Così, se per la classica ciliegina sulla torta si dovrà attendere la fine di agosto, già oggi è chiaro in quale reparto dovrà essere posizionata: serviranno un terzino sinistro e un centrocampista, meglio se una mezzala, visto anche l’infortunio che terrà fuori Castrovilli fino a inizio 2023. Al netto – e non è poco – della permanenza di Milenkovic al centro della difesa. Fondamentali saranno le uscite (Dragowski, Kouamé e Benassi): le rifiniture costano care...