Lo Shakhtar chiede alla Fifa 50 milioni di risarcimento
Il club ucraino si ritiene danneggiato dal provvedimento che ha liberato i suoi stranieri
Cinquanta milioni di dollari come risarcimento per aver permesso ai giocatori stranieri in rosa di sospendere unilateralmente il contratto, vista la situazione della guerra in Ucraina. E’ questa la richiesta avanzata dallo Shakhtar Donetsk alla Fifa e rivelata da «The Athletic», che ha potuto visionare il testo della lettera inviata dall’amministratore delegato del club ucraino Sergei Palkin al presidente della Federcalcio internazionale Gianni Infantino.
La lettera «A causa della decisione della Fifa, l’FC Shakhtar ha già perso l’opportunità di vendere quattro giocatori stranieri per un importo totale di circa 50 milioni di dollari», ha scritto Palkin spiegando anche la necessità di ricorrere ai tribunale svizzeri per far valere le proprie ragioni. Il ricorso è stato presentato alla Corte arbitrale dello Sport. Il motivo del contendere sta nella decisione presa dalla Fifa lo scorso 21 giugno: tutti i giocatori stranieri presenti nella rosa dello Shakhtar possono liberarsi a parametro zero a partire dal primo luglio e firmare un nuovo contratto con altre società. È il caso per esempio di Marcos Antonio, centrocampista brasiliano che ha lasciato gli ucraini e accettato l’offerta della Lazio.
Il gruppo I giocatori stranieri nella rosa dello Shakhtar, allenati fino allo scoppio del conflitto da Roberto De Zerbi, erano quattordici, una perdita economica davvero ingente per il club. Da qui la decisione di chiedere un risarcimento alla Fifa, oltre 50 milioni di dollari (42,6 milioni di sterline secondo il portale inglese). Oltre alla lettera inviata al presidente Infantino, il club ha già fatto pervenire le carte del ricorso a Matthieu Reeb, direttore generale del Tribunale arbitrale per lo sport di Losanna, per l’annullamento della decisione della Fifa e il conseguente risarcimento monetario.