Juve, il vero valore aggiunto potrebbe rivelarsi Chiesa
Sono i giorni dei grandi trasferimenti: di chi aveva già detto addio da tempo come Paulo Dybala, Giorgio Chiellini e Federico Bernardeschi, o di chi se ne è andato ieri come Matthijs de Ligt. A prescindere da chi arriverà, soprattutto in difesa, vedremo quindi una Juventus molto diversa in tutti i reparti, con la confortante presenza di Max Allegri in panchina. Nessuno meglio di lui, passato dal record italiano di cinque scudetti consecutivi più due finali di Champions al quarto posto dell’ultimo campionato, conosce gli umori dell’ambiente bianconero e saprà rilanciare la squadra grazie ai nuovi innesti.
Paul Pogba e Angel Di Maria sono già stati protagonisti del primo gol di domenica contro il Pinerolo e nei prossimi giorni perfezioneranno la loro intesa nella tournée negli Stati Uniti. È chiaro, però, che non bastano questi due campioni. Il tempo per completare una squadra da scudetto c’è ancora, anche se il campionato incomincia tra meno di un mese. Con una certezza, al di là del nome del
sostituto di De Ligt, relativa al vero acquisto per la prossima stagione, di cui si parla poco soltanto perché non è un volto nuovo. Ci riferiamo a Federico Chiesa, che figura in tutte le formazioni-base della nuova Juventus anche se Allegri non potrà schierarlo nelle prime giornate. Il 2022 per lui è stato
un anno maledetto perché si è infortunato subito, il 9 gennaio a Roma, quando si è procurato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Perso per il c.t. azzurro, dopo essere stato uno dei protagonisti nel titolo europeo, Chiesa è mancato ancora di più alla
Juventus, proprio quando avrebbe potuto fare coppia con il nuovo acquisto Dusan Vlahovic.
Non esiste la controprova, ma è facile pensare che con il miglior Chiesa la Nazionale non avrebbe fallito la qualificazione al Mondiale, mentre la Juventus avrebbe potuto coltivare maggiori speranze di rimonta nella corsa scudetto. È andata male per tutti e guarda caso Chiesa ha deciso di abbandonare il numero 22 sulla maglia, prendendo il 7 lasciato libero da Vlahovic, che fu di Cristiano Ronaldo e molto prima ancora del campione del mondo Franco Causio. Scaramanzia a parte, quello che conta è il fatto che l’attaccante stia rispettando i tempi di recupero, senza cadere nella pericolosa trappola di farsi prendere dalla fretta.
Allegri, che sa quanto sarà importante Chiesa, prevede di rivederlo in gruppo a metà settembre, per contare a tempo pieno su di lui, dopo la pausa per il Mondiale. Ciò significa che Chiesa festeggerà i suoi 25 anni il 25 ottobre e poi farà partire il conto alla rovescia verso l’inizio del 2023, quando in pratica incomincerà la sua terza stagione alla Juventus. Proprio grazie al perfetto recupero e alla sua piena maturità tecnica, l’attaccante potrà così diventare il valore aggiunto per la squadra, come ha sottolineato Claudio Gentile, un altro campione del mondo ed ex juventino, secondo il quale Chiesa con la sua tecnica e la sua personalità sarà decisivo nella corsa allo scudetto.
E siccome può occupare diversi ruoli, partendo da destra o sinistra, Allegri avrà il classico jolly per sparigliare le partite. L’importante è non avere fretta, perché basta avere Fede.