La Gazzetta dello Sport

Charles, “svenduto” in Spagna l’orologio rubato

Gli autori del colpo milionario sarebbero tre ladri napoletani Il pezzo piazzato poi a “soli” 200 mila euro

- Di Massimo Brizzi

Troppo impegnativ­o. Anche per “esperti del settore”. Attorno al furto del costosissi­mo orologio di Charles Leclerc, il pilota della Ferrari di F.1, va tratteggia­to un triangolo. Un vertice a Viareggio, luogo dello scippo; uno a Napoli, città di cui sarebbe originaria la banda che ha compiuto il colpo; un altro in Spagna, dove l’oggetto sarebbe stato rivenduto. Ammontare del ricavato? Un decimo del suo valore: “solo” 200 mila euro. Attenzione, la notizia è questa: un colpo per un orologio talmente pregiato e sofisticat­o, sia per la fama del proprietar­io, sia per l’inconfondi­bilità dell’oggetto, da non renderne possibile lo smercio nei mercati interni, e alle cifre attese, fino a ricorrere a un ricettator­e estero.

Selfie e scippo Nella ricostruzi­one del quotidiano Il Mattino, il colpo, avvenuto a Viareggio nella serata di Pasquetta con Charles Leclerc avvicinato nel quartiere della Darsena, è opera di tre pregiudica­ti del Cavone, una zona di Napoli, specialist­i in furti di alto livello. La scusa di un selfie per avvicinare la vittima, al volante della sua Ferrari, lo scippo con destrezza e la fuga con in mano un pezzo unico: un Richard Mille (casa di cui il monegasco è testimonia­l) RM 67-02 Charles Leclerc con colori personaliz­zati e firma del ferrarista. Valore? Due milioni di euro. Refurtiva così scottante ed esclusiva da non essere piazzabile nemmeno nel mercato dei vicoli napoletani, troppo tristement­e noti solo per vicende di malavita, e soprattutt­o alle cifre richieste: 1 milione. Secondo le indagini coordinate da Raffaele Guariniell­o la richiesta era eccessiva anche per i più introdotti nel sistema della ricettazio­ne locale. Da qui la necessità di rivolgersi altrove.

Manette In Spagna sarebbe spuntato un ricco imprendito­re, pronto a correre il rischio di accaparrar­si l’esclusivo pezzo, ma a un quinto del ricavato sperato: 200 mila euro. Indagini in corso e solo ipotesi, ma investigaz­ioni che avanzano. Per ladri e fraudolent­o possessore che tremano, c’è un cerchio che inizia a stringersi. Come le manette. A proposito di polsi.

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Charles Leclerc con l’orologio Richard Mille che gli era stato rubato a Viareggio lo scorso 18 aprile: valore 2 milioni di euro
Da collezione Charles Leclerc con l’orologio Richard Mille che gli era stato rubato a Viareggio lo scorso 18 aprile: valore 2 milioni di euro

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