Ecco i Pirenei Pogacar sfida Vingegaard «Su ogni salita»
Se il terzo, Geraint Thomas (a 2’43” dal primato), dice: «Sarà eccitante vedere da casa il duello VingegaardPogacar, meno eccitante invece ercare di andargli dietro»; e se il quarto, Romain Bardet (a3’01”), sottolinea che «quando accelerano, nessuno può stargli dietro», quali dubbi ci possono essere sul fatto che la maglia gialla di Parigi sarà una sfida tra Danimarca e Slovenia? Certo Thomas ha affermato pure di «guardare a chi mi precede, non a quelli che mi stanno alle spalle» però resta la sostanza: a sei tappe dalla fine, il successo finale se lo giocano i capitani di JumboVisma e Uae-Emirates. .
Quadro Oggi, tra Carcassonne e Foix (178 km), prima tappa sui Pirenei, c’è subito terreno per vedere se Pogacar farà seguire i fatti alle parole. «Attaccherò in pratica su ogni salita per non avere rimpianti. Se non vincessi, non sarebbe la fine del mondo, ce l’ho già fatta due volte e arrivare secondo a Parigi con la maglia bianca dei giovani sarebbe un bel risultato. Ora però sto pensando a rimontare e darò tutto. Alleanza con Ineos? Mi sembra corrano di più per il piazzamento e la classifica a squadre». Soprattutto, è il Mur de Péguère a chiamarlo: finisce a 270 km dal traguardo, sono 9.300 metri al 7,9% con punte al 18%. In attesa degli arrivi in
Incollati
Lo sloveno Tadej Pogacar, 23 anni, maglia bianca dei giovani, e il danese Jonas Vingegaard, 25, leader del Tour
non ha lasciato conseguenze. Non mi sento obbligato a vincere».
Test Nel terzo e ultimo giorno di riposo, mentre la Israel di Froome per allontanare l’afa si è fatta il bagno nel fiume Aude, si è parlato di mercato e l’indiscrezione più ghiotta dà lo svizzero Stefan Küng in uscita anticipata dalla Groupama (ha un contratto per il 2023, ma non è contento) per raggiungere la Bora, nonostante l’interesse della Uae-Emirates. E si è parlato di tamponi, tanto per non perdere l’abitudine: i 152 antigenici fatti a chi è rimasto in gara sono risultati negativi tranne 2, riferiti non ai primi 20 della classifica. I corridori sono asintomatici e oggi verrà stabilito dal protocollo (tre medici: squadra, Tour e Uci) se potranno prendere il via o no.
ci. sco.