La Gazzetta dello Sport

«LA FENICE ADDOSSO PERCHÉ SONO RISORTO E ORA TORNO AL TOP» Rinascita Spina

«All’Europeo ero uno dei migliori terzini al mondo e sono sicuro di toccare ancora quei livelli. Roma da Champions? Con Dybala possiamo alzare l’asticella»

- Di Andrea Pugliese INVIATO AD ALBUFEIRA (PORTOGALLO) L’abbraccio con Paulo

L’araba fenice deve ancora finirsela di tatuare, ma succederà presto, anche se è un disegno complesso e doloroso. Esattament­e come lo è stato stare fuori quasi un anno. Acqua passata, Leonardo Spinazzola ora è davvero tornato al cento per cento. E chi non vedeva l’ora era Mourinho: Matic, Svilar, Celik e Dybala, ma per Mou c’è un quinto nuovo arrivo e si chiama Spinazzola. «Finalmente posso fare una preparazio­ne dall’inizio, è da tre stagioni che non mi accadeva. Mi sento bene, tranquillo di testa. E sono felice che siano arrivati giocatori importanti: alzeranno molto il livello della squadra».

3 Si è regalato un tatuaggio particolar­e in questo anno di stop.

«Sul braccio sinistro ho messo la mia famiglia, moglie e figli.

Ma devo finire ancora la fenice, faceva malissimo. Ci tengo, simboleggi­a l’uccello che risorge dalle sue ceneri».

3 Un giorno ha detto: “Fermarmi mi ha fatto crescere, ora mi sento un leone”. In cosa è cresciuto?

«Quando l’ho detto mi sentivo così, subito dopo però mi sono sentito la preda del leone. In tanti potevano mollare e abbattersi, mentre io venivo dall’Europeo, il mio momento più bello a livello calcistico, poteva arrivare di tutto. Dopo l’operazione lavoravo come un matto, poi ho avuto due mesi molto difficili. Ma è il passato».

3Poteva arrivare anche il Real Madrid. Ci pensa mai?

«L’interessam­ento di un club di quel livello può fare solo piacere. Lì sapevo di essere uno dei migliori terzini al mondo. Voglio tornare a quei livelli e sono sicuro che ce la farò. Nel mio ruolo sarò ancora un top mondiale».

3Qualche maligno l’ha accusata di speculare sull’infortunio, pensando al libro e alle interviste. Rapporto con gli haters? «Ci rido su. E’ gente frustrata, che non ti conosce ma ha bisogno di sentirsi importante odiando. Ma ci sono persone che ci stanno male davvero».

3A sinistra lei dovrebbe essere il titolare, ma Zalewski spinge e chiede spazio.

«Rivalità normale, che mi fa anche piacere. Nicola è bravo, giovane e può crescere tanto. Se potrò dargli una mano lo farò volentieri. Giocare insieme? Dipende dal mister, dal modulo, magari anche in corsa».

3Roma

da Champions? «Possiamo alzare l’asticella e ci riusciremo. Il gruppo lavora con il mister già da un anno, in più sono arrivati tanti “doppioni” di qualità. Con una stagione così compressa è quello che serve, altrimenti qualcosa lasci inevitabil­mente per strada».

3 Intanto è arrivato Dybala, che lei conosce molto bene.

«Giocatore incredibil­e: può segnare o fare la giocata in qualsiasi

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momento. Uno che ti fa vincere le partite. E ragazzo gentile, tranquillo, uno che si applica sempre. Una grande persona».

3 Il suo amico Chiellini invece è volato a Los Angeles. «Per lui era un sogno, non parlava di altro, era eccitatiss­imo, aveva pianificat­o tutto già un mese prima di andare: casa, ristoranti, gite. In America gli si possono aprire tante porte».

3Le piacerebbe fare la stessa cosa a fine carriera?

«Sì, per conoscere una lingua e una cultura diverse. E aiutare i miei figli a imparare l’inglese. Io non lo parlo, me la cavo con lo spagnolo perché impazzisco per il reggaeton. Ma c’è tempo».

3Zaniolo, Abraham, Dybala e Pellegrini possono giocare insieme?

«Dipenderà dal mister, sono quattro giocatori pazzeschi. Quando ero all’Atalanta e giocavo contro la Juventus mi capitava Cuadrado e al 60’ entrava Douglas Costa. E io mi dicevo: «Ora inizia la partita», quelli sono i minuti in cui vinci o perdi. Alzare l’asticella vuol dire anche questo: far entrare uno di questi quattro quando gli altri sono stanchi».

Paulo è una grande persona e uno che ti fa vincere le partite: può segnare o fare la giocata in qualunque momento Leonardo Spinazzola SU DYBALA

3Abraham può ripetersi? «Secondo me ne può segnare anche più di quei 27 gol. Anche senza Mkhitaryan, che ci mancherà. Lui era quantità e qualità, una persona eccezional­e».

3Che

rapporto ha con Mourinho?

«L’anno scorso mi ha dato una grande mano, mi dava forza e tranquilli­tà. Scherza in campo, ma vuole che si lavori sodo. Se gli dai questo, in cambio ti dà tanto. E’ una persona trasparent­e e diretta. E se non hai queste doti non puoi allenare squadre come Real Madrid o Chelsea, con i migliori giocatori del mondo. E soprattutt­o non puoi vincere ovunque».

3Ha mai chiamato anche lei? «Una volta, prima dell’Europeo. Mi disse: “Hai paura?” Gli dissi di no e mi diede l’in bocca al lupo».

Già, la nazionale. Come si immagina a novembre prossimo?

3

«Sarà dura, è triste guardare da fuori un altro Mondiale. Siamo stati anche sfortunati, con la Macedonia trenta tiri e zero gol, avessimo giocato altre due ore sarebbe stato lo stesso». 3La

Figc ha fatto bene a confermare Mancini?

«Sì, per noi giocatori era importante. Ed è stata anche una scelta del mister, sono contento così».

3Tra i giovani azzurri chi l’ha impression­ata di più?

«Tonali, giocatore incredibil­e: ha fisico, gamba, è veloce. Mi piace anche Scamacca. Con lui, Chiesa, Zaniolo, Pellegrini e Berardi l’Italia davanti ha tante soluzioni. Bis europeo? Magari, dove si firma?».

3Dovesse invece vincere ancora con la Roma, dove festeggere­te?

«Non lo so, ma so che dopo la vittoria dell’Europeo c’era la metà della metà della gente che ho visto il 26 maggio. Alla Juventus vincere era la normalità. Qui no, ne avevamo bisogno tutti: squadra, città, club e tifosi».

3Dovesse arrivare anche Wijnaldum sarebbe più facile. «Con lui alzi tutto: qualità, esperienza. E’ il discorso dell’asticella...».

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 ?? ?? L’abbraccio “social” fra Spinazzola e Dybala all’arrivo a Roma dell’argentino: i due sono già stati compagni di squadra nella Juventus, nella stagione 2018-2019, prima che “Spina” diventasse gialloross­o
L’abbraccio “social” fra Spinazzola e Dybala all’arrivo a Roma dell’argentino: i due sono già stati compagni di squadra nella Juventus, nella stagione 2018-2019, prima che “Spina” diventasse gialloross­o
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