L’Atalanta accelera per l’esterno mancino Con l’Arsenal cerca la formula giusta
Con Zinchenko ai Gunners l’affare è più facile, ma la Dea non vuole ragionare sul prestito secco
Il nome non era mai stato abbandonato, solo messo in stand by. Ma per l’Atalanta sul mercato è arrivato il momento di iniziare a raccogliere quanto seminato, dunque di accelerare su trattative già impostate, dopo aver chiuso finora solo quella per Ederson (oltre al riscatto di Demiral). E una delle prime era stata quella per l’arrivo in nerazzurro di Nuno Tavares, classe 2000, esterno sinistro dell’Arsenal, con cui nella passata stagione il giovane portoghese ha totalizzato 28 partite in tutte le competizioni e segnato un gol: il tecnico Mikel Arteta gli ha garantito 22 presenze in Premier (13 da titolare), più cinque in Coppa di Lega e una in FA Cup. Giocatore di prospettiva che ha estimatori anche in Premier (il Brighton si è fatto avanti anche recentemente), ma su cui l’Atalanta ha da tempo puntato la sua attenzione.
La chiave Zinchenko
La trattativa con il club inglese è nata per la coincidenza di due interessi paralleli: l’Arsenal non può garantire a Tavares un impiego abbastanza continuativo, tale da verificare la bontà dell’investimento fatto la scorsa estate, quando se lo assicurò dal Benfica per una cifra non molto inferiore ai 10 milioni di euro. Tanto più adesso che sta perfezionando l’arrivo dal Manchester City di Oleksandr Zinchenko. Anzi, per i Gunners l’acquisto del laterale ucraino può essere la spinta per riaprire con ancora più convinzione il discorso con l’Atalanta. Che ha l’innesto di almeno un esterno mancino fra le sue priorità di mercato. Gasperini da subito l’ha considerato uno dei rinforzi più urgenti: nel reparto, al di là dei giovani rientranti (Zortea e Ruggeri) e sperimentali (Cisse) ci sono in uscita Hateboer e - in caso di buone offerte - Maehle, con il solo Zappacosta certo di restare, ma non utilizzabile per infortunio fino a metà/fine agosto. Dunque disponibilità a cedere e disponibilità ad acquistare, ma va trovata
la formula giusta, anche perché la valutazione data dall’Arsenal a Tavares ai tempi era molto alta, a partire dai 30 milioni di euro. La richiesta del club inglese di ragionare su un prestito secco non è ovviamente gradita dall’Atalanta. Disposta comunque a valutare altre soluzioni visto che il portoghese, 21 anni, ha caratteristiche in linea con la filosofia a cui si 30 Le presenze con le nazionali vuole ispirare il club - talenti con cui rinforzare ma anche ringiovanire la rosa - e risponderebbe alle esigenze di Gasperini: un giocatore di fascia sinistra, forte fisicamente, veloce e con buona progressione palla al piede, in grado di coprire tutta la fascia.
L’acquisto Gopaladesikan
Probabilmente anche di questa operazione di mercato Luca Percassi, che lavora in sinergia con Lee Congerton e Tony D’Amico, ha parlato nei giorni scorsi con il socio americano Steve Pagliuca. Il co-presidente, nel suo recente viaggio in Italia, oltre che dal figlio Joseph era accompagnato anche da Mike Zarren, assistant g.m. e team counsel dei Boston Celtics. Zarren negli anni passati, prima di avere nuove responsabilità, ha lavorato per il club Nba di cui Pagliuca è co-proprietario su statistiche e analisi dati e nel corso del recente blitz a Zingonia si è confrontato con Sudarshan Gopaladesikan, per tutti Suds, un altro acquisto importante dell’Atalanta: per anni l’analista, oltre che program manager di Microsoft, è stato head of sports data science del Benfica, occupandosi di tecnologia applicata al calcio e, dopo essere stato corteggiato dal gruppo Red Bull, ha scelto l’Atalanta, che lo ha ingaggiato per implementare questa area e aprire il club anche a questo tipo di supporto. Un investimento strategico, utile pure sul mercato, in parallelo con le conoscenze e le valutazioni visive degli uomini che si occupano delle trattative: con l’aiuto di algoritmi, le statistiche possono diventare uno strumento utile a individuare qualità, pregi e difetti di un giocatore e dunque a misurarne le potenzialità.