La Gazzetta dello Sport

La sfida del tempo Ganna: «Ho avuto giorni difficili» Invece Van Aert...

Il fiammingo, sempre battuto dal due volte iridato, è nella forma della vita «Vorrei ripetermi anche a Parigi»

- INVIATO A CAHORS

Come è andata a finire agli ultimi due Mondiali a cronometro, a Imola 2020 e Bruges 2021, ce lo ricordiamo benissimo: Filippo Ganna oro, Wout van Aert argento. Lungo i 40,7 km tra due località mai toccate dal Tour de France, da Lacapelle-Marival a Rocamadour (640 abitanti nell’Occitania, uno dei borghi più belli di Francia, chiamato il paese dei Sette Santuari) oggi la grande sfida contro il tempo andrà in scena un’altra volta. Ma forse mai – almeno alla vigilia – è apparsa così sbilanciat­a. Perché il belga della Jumbo-Visma, lo ha dimostrato anche ieri, scoppia letteralme­nte di salute e dà l’impression­e di portare a spasso tutto il gruppo. Mentre il piemontese di Ineos-Grenadiers, al primo Tour della carriera, sta facendo una gran fatica. Però ha una maglia arcobaleno da onorare. Il tutto al netto, ovvio, di possibili sorprese: vedi Yves Lampaert, primo sotto la pioggia nella crono inaugurale di Copenaghen.

Contrattem­po Ieri, nella seconda parte della tappa, Ganna ha pure forato, ed è arrivato a 4’. Scatterà alle 14.05, un minuto e

mezzo prima di Cattaneo e un minuto e mezzo dopo Bagioli. Negli ultimi 4 km del percorso ci sono due salitelle: la côte de Mages (1,6 km al 4,7%) e la côte dell’Hospitalet (1,5 km al 7,8%). Il finale è scenografi­co: da vedere e rivedere il piccolo promontori­o arroccato sul massiccio di falesia calcarea che domina il torrente Alzou. Dal Medioevo è meta di pellegrini, che poi si spingono verso Santiago de Compostela. «Sono stati giorni molto faticosi e difficili, soprattutt­o questi ultimi sui Pirenei – ammette Ganna -. Non mi sento al cento per cento. La priorità è arrivare a Parigi e finire il Tour, per poi finalmente riposare. Il percorso lo vedrò solo nella ricognizio­ne del mattino. Quello che viene, viene. Sarò felice in ogni caso». Quanto a Van Aert, che partirà alle 16.16 (e ha il dorsale… 16), ieri ha detto di non essersi «sentito al meglio», ricordando il Tom Hanks-Forrest Gump «un po’ stanchino». Nel 2021 il belga conquistò la cronometro del penultimo giorno, e pure lo sprint di chiusura dei Campi Elisi a Parigi. «Ripetermi? Ci proverò, mi piacerebbe molto».

ci. sco.

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BETTINI Amici Filippo Ganna, 25 anni, 2 Mondiali crono, e Wout Van Aert, 27

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