La Gazzetta dello Sport

Michielett­o sicuro «C’è da divertirsi Francia arriviamo»

L’azzurro più giovane (20 anni) e la sfida ai campioni olimpici: «Italia d’assalto»

- Di Gian Luca Pasini

Italia-Francia più che una partita è un’esame di maturità. I campioni d’Europa contro i campioni olimpici. Ma non è solo una questione tecnica di schiacciat­e e difese, bensì un altro passo in avanti in quel percorso di crescita che il c.t. Fefé De Giorgi, ha stilato per questa stagione. Quanto “pesa” l’azzurro lo scopriremo questa sera ore 21 quando si avrà anche la conferma se Earvin Ngapeth, il faro del gioco della squadra di Andrea Giani, scenderà in campo dopo il doppio problema a una caviglia che ha accusato a Bologna. Lo staff azzurro è certo che alla fine il numero 9 di Modena Volley sarà in campo, che non si perderà mai una gara così. Una semifinale che tutte e due le squadre aspettano con fremiti ai polpastrel­li e le farfalle nello stomaco.

3Alessandr­o Michielett­o allora

ci siamo?

«Sì, ci siamo. Siamo alle partite che tutti aspettano di giocare, per cui si lavora tutta l’estate. Credo che siamo pronti e preparati. Affrontiam­o una grande squadra, campione olimpica. Sappiamo che ci aspetta una gara tosta, in cui i dettagli faranno la differenza».

3La

Francia è una squadra che difende molto per gli attaccanti avversari sarà una difficoltà in più.

«Non dovremo perdere la pazienza se non ci riuscirà di mettere la palla giù al primo attacco. I francesi sono forti in tutti i fondamenta­li, non hanno vinto l’oro a Tokyo per caso. Ma siamo anche consapevol­i della nostra forza. Ce la giochiamo a viso aperto. Non vediamo l’ora di scendere in campo».

3Su

cosa avete lavorato di più nell’ultimo periodo per preparare la semifinale?

«Il grosso del lavoro, quello che ci è servito a darci il nostro gioco lo abbiamo fatto prima. Adesso abbiamo curato i dettagli, cercando di correggere le sbavature che erano venute fuori durante la gara contro l’Olanda». 3Ma che partita vi aspettate? «Con la Francia sarà importante partire bene, fin dai primi palloni, perché ribaltare una gara contro di loro non è mai facile. Sappiamo anche che potrebbe essere un match deciso da due palloni, quindi sarà importante restate lucidi tutta la partita. Consapevol­i che un black può essere pagato carissimo».

Ci sarà anche una bella atmosfera alla Unipol Arena...

3

«Sono molto felice di essere qui con questa maglia e con questo pubblico. Abbiamo bisogno della spinta dei nostri tifosi. E’ la prima volta che gioco in casa un torneo di questo livello».

3Ma è vero che Alessandro Michielett­o è il più scherzoso di questo gruppo azzurro? «Vista la mia età (20 anni: è il più giovane degli azzurri, ndr) posso permetterm­i di fare qualche battuta in più... Mi piace viverla con il sorriso, scherzare con i compagni. Diciamo che sono quello un po’ più pazzerello».

3Quando si vince è difficile

trovarsi male, ma come si sta in questa Nazionale, dal momento che venite da ritiri anche molto lunghi e con trasferte lontane?

«Esatto periodi lunghi in cui si sta sempre assieme. Non sarebbe facili affrontarl­i se ci fosse con persone con cui non si sta sereni. Invece siamo un gruppo unico, molto coeso, fatto da gente per bene. Come abbiamo detto più volte dall’anno scorso stiamo bene fra di noi e questo è il nostro punto di forza. Io mi trovo a mio agio, sono il più giovane, ma sono stato accolto benissimo. Mi trattano come “un grande”. E penso che si veda anche in campo durante le partite tutto questo: tutti ci aiutiamo per rendere al meglio, anche quando ci sono momenti di difficoltà».

3 Gira voce che siete davvero un gruppo di bravi ragazzi, ma è proprio vero?

«Molto bravi ragazzi (ride). Si, siamo bravi, buoni e qualcuno anche bello...».

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