La Gazzetta dello Sport

Dalla festa al caos: Baldini si è dimesso City Group sorpreso Polveriera Palermo

Anche il d.s. Castagnini ha detto stop Caccia ai sostituti: Corini e Rinaudo?

- Di Nicola Binda

Palermo è tappezzata di manifesti che invitano i tifosi ad abbonarsi dopo il trionfale ritorno in Serie B. Già in 7.600 hanno aderito, in vista del via al campionato si dovrebbe superare quota 10 mila. Su quei manifesti campeggia l’immagine dell’uomo simbolo, del condottier­o, del vero artefice del ritorno in Serie B: Silvio Baldini. Peccato che adesso non sia più lui l’allenatore del Palermo. Si è dimesso, insieme al direttore sportivo Renzo Castagnini, col quale aveva costruito un rapporto vincente. Una decisione a sorpresa per la nuova proprietà (che si è detta «scioccata»), ponderata dopo giorni di riflession­i per il tecnico e il manager.

La giornata Ieri mattina Baldini era al lavoro con la squadra, non era di buon umore. Ha riflettuto, s’è confidato con i collaborat­ori e con qualche giocatore e ha telefonato a Castagnini. Inciso: il manager aveva rinnovato il contratto a scadenza a giugno proprio perché Baldini - dopo la promozione - aveva chiesto alla società di poter continuare a lavorare con lui. I due sono andati a pranzo insieme, hanno riflettuto, e hanno deciso di dire basta. Hanno messo nero su bianco la loro decisione e hanno presentato le dimissioni alla società. Il presidente Mirri ha chiesto di aspettare e magari ripensarci, poi si è arreso e il direttore generale Gardini ha messo la firma, accettando­le. Dopo aver spiegato il tutto all’incredula nuova proprietà, che in 17 anni a Manchester ha cambiato solo tre allenatori e che la stagione scorsa a Girona ha rinnovato il contratto al tecnico quando era ultimo (e poi è stato promosso).

I motivi Dimettersi vuol dire rinunciare all’ingaggio, e Baldini aveva un anno di contratto a 250 mila euro. Ma quello dei soldi per lui è l’ultimo dei pensieri. Chi è stato al suo fianco in questa dura giornata l’ha visto triste e arrabbiato. Comprensib­ile: a Palermo, dopo la cavalcata da Natale alla finale dei playoff, aveva deciso di restare a vivere, dopo aver comprato a Mondello la villa che era stata di Vycpalek. Una scelta di vita dovuta all’affetto verso la città, ricambiato ampiamente dalla gente. Ma fino a quando? Il calcio fa cambiare in fretta i rapporti. Baldini lavora sull’entusiasmo, avrebbe voluto proseguire nella scalata, portare il Palermo in Serie A. Anche City Group lavora per crescere, ma con i suoi tempi e le sue logiche. Questo anno sarebbe dovuto essere di transizion­e, inserendo nuovi metodi di lavoro, dalle call alle strutture ai nuovi membri nello staff. Magari mettendo in discussion­e il valore di qualche giocatore, comunque incidendo, tanto da non far sentire più Baldini e Castagnini al centro del progetto. Non è stato il mercato la causa del divorzio: le operazioni definite erano state proposte da Castagnini (e Baldini) e avallate dalla proprietà, e ora ovviamente tutto si blocca (vedi gli arrivi di Pierozzi dall’Alessandri­a e di Calò dal Genoa).

Il futuro È logico che il Palermo non ha pronto un piano B. Non si era posto il problema, non c’erano i presuppost­i. Da oggi Gardini si metterà alla ricerca di un allenatore: un esperto come Ranieri o un giovane come De Rossi, o l’ex Corini o l’emergente D’Angelo. Come d.s. potrebbe esserci una soluzione interna, visto il buon lavoro di Rinaudo al settore giovanile, ma in ballo c’è anche Zamuner. Ci vorranno giorni. Baldini e Castagnini invece salutano alle 11 con una conferenza stampa.

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 ?? LIVERANI ?? Un ritorno fantastico Silvio Baldini, 63 anni, la scorsa stagione è subentrato a Natale e ha poi vinto la finale dei playoff
LIVERANI Un ritorno fantastico Silvio Baldini, 63 anni, la scorsa stagione è subentrato a Natale e ha poi vinto la finale dei playoff

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