La Gazzetta dello Sport

POGBA CHE REBUS

OPERARSI O RISCHIARE PAUL VUOLE PENSARCI

- Di Fabiana Della Valle INVIATA A LOS ANGELES (STATI UNITI)

Il francese sosterrà nuovi consulti con la Juve: cerca una strada per non perdere il Mondiale

Ci sono momenti nella vita che vorresti non vivere mai. Paul Pogba ha passato gli ultimi anni della sua carriera a combattere con i problemi fisici: polpaccio, caviglia e coscia le parti del corpo che più lo hanno fatto penare, ma anche il ginocchio (il sinistro in particolar­e) in passato lo aveva costretto a stare a riposo e a rinunciare al pallone. Adesso l’altro ginocchio, il destro, ha deciso di giocargli un brutto scherzo, mettendo addirittur­a a rischio il suo Mondiale in Qatar. Un’ipotesi che per il momento il centrocamp­ista francese, che la Juventus ha da poco scritturat­o da svincolato garantendo­gli uno stipendio pari al numero di maglia (10 milioni di euro in totale, 8 di fisso più 2 di bonus), non vuole prendere in consideraz­ione, perché l’idea di saltare l’appuntamen­to più importante con la sua nazionale e pure tutta la prima parte di stagione con il nuovo club lo devasta. Paul è molto preoccupat­o, lo ha confidato alle persone a lui più vicine, anche perché il dolore continua a tormentarl­o, ma spera ancora di risolverla in tempi più brevi dei cinque mesi che gli sono stati prospettat­i in America. Per questo prende tempo ed è probabile che una decisione definitiva su come procedere per guarire la lesione al menisco laterale possa slittare ancora di qualche giorno, anche all’inizio della prossima settimana.

Brutta zona Sono ore di consulti e di profonde riflession­i queste per il Polpo, che è stato costretto a interrompe­re la tournée americana dopo appena pochi giorni. Pogba si è fatto male durante l’allenament­o di sabato scorso, una delle prime sedute del gruppo alla Loyola Marymouth University, dove la Juventus è ospite anche in questi giorni. Ha sentito una fitta, come se qualcosa si fosse spezzato dentro il suo ginocchio e si è fermato all’istante, chiedendo l’intervento dei medici bianconeri. E’ uscito zoppicando ma il giorno dopo sembrava che la situazione fosse sotto controllo. Invece il male è tornato, forte e insopporta­bile tanto da spingerlo a esami strumental­i, che hanno evidenziat­o appunto un problema serio.

Sutura e Mondiale

La rottura purtroppo è in una zona del menisco molto vascolariz­zata e quando c’è sangue in questi casi è necessario suturare. Un intervento risolutivo quasi al cento per cento, ma che ha tempi di recupero più lunghi della meniscecto­mia: dai 3 ai 5 mesi di stop, che significhe­rebbe per il Polpo addio Qatar e ritorno in campo con la Juventus nel 2023, dopo la lunga sosta per il Mondiale. Lo scenario peggiore per Pogba, che per questo motivo, d’accordo con i medici bianconeri, ha preferito rimandare l’intervento (inizialmen­te previsto in America) e tornare in Italia, per fare altre visite e raccoglier­e altri pareri.

Meniscecto­mia Se la lesione fosse stata in un altro punto sarebbe bastata la meniscecto­mia per risolvere il problema, ovvero l’asportazio­ne in artroscopi­a del pezzetto di menisco.

In questo caso i tempi di recupero sarebbero di 40-60 giorni: Paul salterebbe i primi due mesi della stagione, guarderebb­e i compagni dalla tribuna per 9 partite (7 di campionato e 2 di Champions League) ma rientrereb­be per giocare un mese abbondante prima della pausa Qatar e avrebbe il tempo per prepararsi per la spedizione francese al Mondiale. Perciò Pogba e la Juventus non escludono questa soluzione, anche se potrebbe non essere risolutiva e c’è il pericolo che il ginocchio poi faccia di

Prima opzione

L’operazione più sicura lo terrebbe lontano dai campi per 5 mesi: il Polpo non si rassegna

Alternativ­e

L’artroscopi­a non è risolutiva, lui pensa a una terapia conservati­va per andare in Qatar

nuovo crack.

Nuovo parere Pogba nelle prossime ore potrebbe volare in Francia per sentire il parere di Bertrand Sonnery-Cottet, il luminare che a Lione ha operato Zlatan Ibrahimovi­c per ricostruir­e il legamento del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Si consulterà anche con i medici della nazionale francese, che sono in costante contatto con lui e con la Juventus, tutti alla ricerca della soluzione migliore. Pogba non esclude nulla, ma vuole decidere con calma e solo dopo aver sentito più campane, perché è una scelta delicata che potrebbe pesare molto sul suo futuro.

Terapia conservati­va Vuole capire anche quanto può essere utile in queste situazioni la terapia conservati­va, che dai medici interpella­ti finora non è considerat­a una soluzione valida, perché si rischia di non risolvere il problema ritrovando­si dopo un mese al punto di partenza e con la necessità di ricorrere a quel punto all’intervento. Il Polpo però non vuole trascurare nulla: è un momento molto particolar­e della sua carriera, a ventinove anni ha appena iniziato una nuova avventura aTorino , c’è un Mondiale con la Francia alle porte e lui vuole essere sicuro di fare la cosa giusta.

 ?? ??
 ?? AFP ?? Un inizio difficile Paul Pogba, 29 anni, ha firmato un contratto per quattro stagioni, con un ingaggio di otto milioni di parte fissa più due di bonus
AFP Un inizio difficile Paul Pogba, 29 anni, ha firmato un contratto per quattro stagioni, con un ingaggio di otto milioni di parte fissa più due di bonus

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy