La Gazzetta dello Sport

Brillano Bremer e Di Maria Signora alla sudamerica­na

- INVIATA A LOS ANGELES f.d.v.

La Juventus made in America sta nascendo nel segno del Sudamerica. Gleison Bremer e Angel Di Maria hanno un carattere differente: il primo è un brasiliano atipico, silenzioso e anche un po’ riservato, che tende a restare in disparte quando i suoi connaziona­li Alex Sandro e Danilo cominciano a cantare e fare baldoria. Il secondo invece è un argentino caliente e casinaro, che ama stare sempre al centro della scena e già si diverte un mucchio con i suoi nuovi compagni. Bremer e Di Maria sono stati tra i migliori in campo contro il Barcellona e puntano a fare bella figura anche nell’ultimo test della tournée americana, in programma contro il Real Madrid nella notte tra domani e domenica (ore 4.30 italiane) al Rose Bowl di Pasadena.

Esame Benzema Per Bremer sarà un altro test dal sapore d’Europa: dopo aver messo in angolo Lewandowsk­i, mai pericoloso (a parte un tiro all’alba della gara) nel match di Dallas, dovrà superare l’esame Benzema, il cliente peggiore per un difensore centrale. Il test contro i campioni d’Europa sarà interessan­te per capire a che punto è la Juventus ma anche quanto può funzionare la B&B, la nuova coppia formata da Bonucci e dall’ex Toro che non dovrà far rimpianger­e la BBC. Bremer ha fatto una grande stagione in Serie A ma deve ancora farsi un bagaglio di esperienze internazio­nali, questo genere di partite lo aiuterà a entrare più in fretta in una nuova dimensione, quella della Champions League che assaggerà presto con la Juventus. Contro il Barcellona l’erede di Chiellini non ha mostrato né timori né tiun

tubanze: senso della posizione, puntualità negli anticipi e già un discreto feeling con Bonucci nonostante i pochi allenament­i insieme. È uscito un po’ ammaccato dal Cotton Bowl per una botta presa in ma il tempo per recuperare prima della prossima partita c’è.

Numeri da Champions Di Maria raccoglie consensi e compliment­i, ogni compagno che parla di lui racconta di essere rimasto stupito dal suo talento e dalla capacità di far sembrare banale anche la giocata più complessa: «Per Angel è talmente facile giocare che lo diventa anche per noi - ha detto Denis Zakaria -. Ha una qualità immensa che in questa stagione ci aiuterà tantissimo e ci darà grandi soddisfazi­oni. E’ un super acquisto per la Juve, speriamo che ci trascini tutti verso gli obiettivi che vogliamo raggiunger­e». «È un campione straordina­rio ed è un piacere vederlo giocare. E’ stato un grandissim­o acquisto», ha aggiunto Massimilia­no Allegri, che in campo gli lascia ampia libertà di movimento. Il Fideo parte a destra perché gli piace rientrare sul sinistro, ma svaria su tutto il fronte d’attacco. Non c’è partita in cui non si esibisca in colpi di tacco, serpentine ubriacanti, numeri che lasciano gli avversari senza protezione. Di Maria piace a tutti perché è un esterno che gioca per gli altri, cerca sempre invenzioni che siano funzionali alla squadra più che a se stesso. E’ un generoso e un altruista, un leader che non si nasconde e che non ha paura di prendersi le responsabi­lità. Con Pogba out, toccherà a lui caricarsi la Juventus sulle spalle e riportarla in prima linea. Contro il Real, con cui ha vinto una Champions League, sarà una partita speciale. E magari troverà anche il primo gol in maglia bianconera.

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A sinistra Gleison Bremer, 25 anni, preso dal Torino, e Angel Di Maria, 34, ex Psg
Nuovi A sinistra Gleison Bremer, 25 anni, preso dal Torino, e Angel Di Maria, 34, ex Psg
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