La Gazzetta dello Sport

Abraham «ORA SIAMO DA SCUDETTO» «DYBALA È IL TOP IO E LUI INSIEME: A ROMA C’È SPAZIO PER DUE RE»

L’attaccante: «Squadra, società e tecnico Tutto è all’altezza per grandi obiettivi»

- Di Massimo Cecchini INVIATO A TEL AVIV (ISRAELE)

C’

è un vento che sembra spirare alle spalle del tramonto. Il mare di Tel Aviv riflette gli ultimi bagliori della giornata, mentre Tammy Abraham e Paulo Dybala - i più applauditi dalla piccola folla di tifosi che li attende - entrano nell’hotel dispensand­o sorrisi. La nuova coppia ha feeling, ma il padrone di casa per adesso è l’inglese, vera rivelazion­e della scorsa stagione. Adesso lo attende una specie di derby, visto che domani la Roma giocherà in amichevole contro il Tottenham. Un incrocio di storie, dato che è la squadra che poco più di un anno fa ha esonerato José Mourinho per poi andare a prendere Antonio Conte. Diciamo che sia solo un eufemismo dire che i due allenatori non si amino, visto che in carriera si sono punzecchia­ti tante volte.

3Sarà Tammy il “vendicator­e” di Mou?

«Dico solo che è una grande emozione giocare contro il Tottenham in una terra così affascinan­te come Israele. Per me è sempre bello affrontare squadre inglesi. La sfida contro gli Spurs arriva al momento giusto perché un avversario del genere ci può aiutare a crescere e a migliorare fisicament­e. Certo, loro sono più avanti nella preparazio­ne, ma non è una scusa. Partite del genere servono proprio per entrare nel ritmo gara. Stiamo allenandoc­i parecchio, lavorando anche per prevenire gli infortuni. Insomma, mi sembra che tutto vada nel migliore dei modi».

3Lei

ha conosciuto Conte: che ricordi ha di lui?

«L’ho conosciuto quando arrivò al Chelsea. Era l’inizio della stagione e io poi andai in prestito, ma ho avuto modo di verificare che è un grande uomo e un grande allenatore».

3La vogliamo far litigare: chi è meglio Mourinho o Conte?

(Ride) «Come fai a scegliere? Sono due grandi tecnici e hanno fatto entrambi una grande carriera. Poi con Mourinho ho lavorato di più, mi ha conosciuto che ero un ragazzino. È uno che sa portarti sempre al meglio. L’ho detto diverse volte quanto gli sia grato per avermi fatto crescere».

3È arrivato per lei il momento del primo gol della stagione?

«In effetti lo sto cercando». 3Nella

prossima annata riuscirà a fare ancora meglio rispetto alle 27 reti della scorsa?

«L’ultima è stata una buona stagione, ma io lavoro perché quella successiva sia sempre la migliore del mia carriera. Spero riuscire a battere il mio record di gol. Senza fretta, però, perché non sono ancora al cento per cento della condizione. D’altronde a questo punto del lavoro, nessuno lo è. Spero di essere pronto per la Salernitan­a».

3Che cosa ha pensato quando la Roma ha preso Dybala?

«Penso che sia un privilegio aver portato un giocatore così forte nella nostra squadra. Significa molto per i tifosi, che infatti lo hanno accolto alla grande. Il messaggio mi pare chiaro: la società sta sviluppand­o un grande progetto tecnico e i risultati si stanno vedendo».

3Quando ha visto la presentazi­one dell’argentino cosa ha pensato?

«Che è stata una cosa incredibil­e. L’ho seguita online. Vedere tanti tifosi in festa è stato emozionant­e. Alla fine, a Paulo ho anche mandato un messaggio».

3Teme che la Joya possa soppiantar­la come re di Roma? «A Roma ci possono essere due re».

3Arriva il Tottenham: non ha più nostalgia della Premier?

«Non ho nessuna nostalgia della Premier. Grazie ai tifosi gialloross­i, dal primo giorno che sono arrivato mi sono sentito a casa. Qui posso esprimere il mio modo di essere, il mio modo di giocare. Credo che venire alla Roma sia stata la migliore decisione che ho preso nella vita». 3Ma il Chelsea il prossimo anno, con 80 milioni può far scattare la clausola per riportarla a Londra. Qualche volta ci pensa? «Io penso solo al presente. Sono concentrat­o sulla prossima stagione, perche voglio che sia migliore di quella passata».

3 Senza giraci intorno: l’obiettivo della Roma è tornare in Champions League?

«Certo, l’obiettivo è quello: tornare in Champions. Occorre fare passi avanti per rientrare fra le prime quattro del campionato». 3Allora

si può archiviare per il momento il sogno scudetto?

«Direi una bugia se dicessi che non voglio vincere lo scudetto. Tutto vogliamo vincerlo, ma dobbiamo dimostrare sul campo il nostro valore. Abbiamo una grande squadra, una grande società e un grande allenatore. Solo il cielo è il nostro limite».

3 Ripensando alle sue dichiarazi­oni di un anno fa, lei sembra un tipo di parola.

«Certo. Quando sono arrivato avevo promesso di vincere un titolo e lo abbiamo fatto. Ora dico che voglio continuare a vincere con la Roma».

3Che ricordo ha della vittoria in Conference League?

«È stata una serata eccezional­e. Se avete visto la felicità della gente per le strade di Roma il giorno dopo, vi siete resi conto che abbiamo realizzato qualcosa di grande». E negli occhi di Abraham l’ultimo guizzo sembra farci capire che c’è ancora una lunga storia da scrivere.

all’esordio in prima squadra nel maggio del 2016. Tra il 2016 e il 2018 girato in prestito prima al Bristol (Serie B inglese) e poi allo Swansea (Premier League) facendo bene in entrambi i casi. Ma è nella stagione in prestito all’Aston Villa ancora in B che si conferma e convince il Chelsea a tenerlo per due stagioni fino all’arrivo della Roma. Con la nazionale maggiore inglese conta 11 presenze e 3 gol.

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 ?? GETTY ?? Famiglia da bomber Tammy Abraham, 24 anni, ha un fratello anch’egli attaccante: Timmy, nato nel 2000, è passato al Walsall in quarta divisione inglese
GETTY Famiglia da bomber Tammy Abraham, 24 anni, ha un fratello anch’egli attaccante: Timmy, nato nel 2000, è passato al Walsall in quarta divisione inglese
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