Wijnaldum, 48 ore decisive per siglare il matrimonio E poi avanti tutta per Bailly
Il centrocampista olandese attende il via libera per arrivare in prestito con diritto di riscatto
Il matrimonio si farà, forse anche nelle prossime 48 ore, ma è un po’ come quelle storie di promessi sposi che vengono tenuti lontano dal destino prima di convolare a giuste nozze. La vicenda della Roma e di Georginio Wijnaldum, in fondo, assomiglia a questa. Il centrocampista olandese morirebbe dalla voglia di essere già alla corte di Mourinho, ma in questo momento ha due carcerieri: il Psg (che però si sta ammorbidendo) e il suo ricco contratto da 7 milioni più bonus che lo fanno sfiorare quota 9 milioni.
Braccio di ferro Non basta, perché fra questi ultimi ce ne sarebbe anche uno da tre milioni se restasse “parigino” fino al 31 luglio, cioè domenica. Morale: Tiago Pinto prova a fare slalom fra tutte queste difficoltà, sapendo che il club francese ha aperto all’ipotesi del prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo (a circa 10 milioni) dopo un certo numero di presenze. Il problema è che la società giallorossa vorrebbe anche che il Psg pagasse parte dell’ingaggio del primo anno, sapendo che in caso di ricatto l’olandese potrebbe godere dei benefici fiscali del “decreto crescita” e sarebbe più facile da ammortizzare. Certo, Wijnaldum il prossimo anno avrebbe 32 anni, ma ormai la vita agonistica dei campioni si sta allungando e l’età non spaventa. Così il centrocampista, che non lesina coccole social alla Roma (fra cui quella di aver tolto la sua foto con la maglia del Psg), deve attendere una manciata di ore, sperando che la congiunzione astrale che porta capitolini e parigini insieme in questi giorni in Israele, non aiuti lo sblocco della trattativa. Sempre sapendo come l’ottimo rapporto fra Dan Friedkin e Nasser
Difesa e mediana
Bailly dello United scalpita, mentre al centro è quasi emergenza tra uscite e infortuni
Al-Khalaifi lubrifichi al meglio i colloqui.
Bailly scalpita A scalpitare, poi, c’è anche Eric Bailly. Il 28enne difensore ivoriano è sempre più ai margini del Manchester United. Mourinho lo stima e lui si trasferirebbe subito in giallorosso, sempre con la formula del prestito con diritto di riscatto. Operazione fattibile, anche a breve, ma tanto del lavoro di Pinto è concentrato pure sulle vendite.
Allarme Villar (seguito dal Monza), Diawara (Galatasaray e Hertha Berlino su di lui), Perez, Calafiori (piace a Zurigo, Basilea e ad alcuni club di B), Kluivert (piace a Nizza e Fulham) e anche Veretout devono uscire per assicurare liquidità e un abbassamento del monte ingaggi. Ma la legge del taglione per il momento offre alla Roma spesso la stessa formula: prestito con diritto di riscatto. Quindi pochi risparmi. Occhio poi alle contingenze. Mourinho non ha portato Perez, Veretout, Shomurodov, Tripi e Volpato. Il primo per un fastidio al quadricipite, ma che nasconde anche la voglia di forzare la mano per andare al Celta in prestito, mentre la Roma vuole monetizzare.Il secondo che ha un fastidio reale all’adduttore, ma con l’arrivo di Wijnaldum può andare al Marsiglia, gli altri per scelta tecnica. Perché? I due baby potrebbero forse essere utili per riaprire il discorso per Frattesi, mentre un eventuale addio di Shomurodov autorizzerebbe l’ipotesi di una caccia rapida al vice Abraham, con uno fra Muriel e Belotti in corsa. Ma occhio a un dato di fatto: con Darboe operato, Villar e Diawara fuori dai giochi e Veretout in uscita, Wijnaldum serve subito. Perché a centrocampo è quasi emergenza.