La Gazzetta dello Sport

Palomino non ci sta

Il difensore ha chiesto le controanal­isi Anche l’Atalanta spera

- Di Mario Canfora ROMA

Dopo la sospension­e per doping è scattata la strategia difensiva: il test verrà effettuato entro una settimana

La strategia difensiva prende corpo. Josè Luis Palomino, risultato positivo (tracce di metabolita Clostebol) a un test antidoping a sorpresa effettuato all’inizio del ritiro dell’Atalanta (tra il 4 e il 6 luglio) da Nado Italia a Zingonia, ha chiesto l’effettuazi­one delle controanal­isi.

Il termine scadeva oggi, gli avvocati e il giocatore (che pure ieri si sono confrontat­i a lungo) hanno alla fine deciso per il sì anche per avere dati in più e quindi provare a contestual­izzare l’accaduto con l’esame del referto A: le controanal­isi verranno effettuate entro una settimana, con risultati attesi entro i successivi 15 giorni.

Campioni «L’Atalanta comunica che il proprio tesserato Josè Luis Palomino richiederà le controanal­isi del campione B e la documentaz­ione analitica dei campioni prelevati», si legge nelle righe del club nerazzurro che inoltre chiede rispetto per il giocatore coinvolto nella vicenda. «Si ritiene doveroso, vista la delicatezz­a della vicenda, di comune accordo con il calciatore ed i legali, di invitare al massimo rispetto della privacy della famiglia Palomino che in questi giorni si sente particolar­mente affranta da una vicenda che la sta profondame­nte segnando non solo dal lato profession­ale, ma anche umano - si spiega nel comunicato societario -. Rimane forte, alla luce degli accertamen­ti in corso, il fermo convincime­nto che si possa dimostrare l’estraneità del calciatore alla vicenda».

Perito La sostanza incriminat­a che Palomino avrebbe assunto è il Clostebol, uno steroide anabolizza­nte contenuto in particolar­e in una pomata cicatrizza­nte, il Trofodermi­n. Le controanal­isi saranno effettuate naturalmen­te con un perito di parte, si saprà quindi anche la quantità del metabolita emerso dal campione utilizzato dalla Nado. Tutta la partita si gioca sul quantitati­vo trovato: da quel dato poi gli avvocati avranno modo di studiare la difesa del ragazzo che continua a non darsi pace. In queste ore sta cercando di ricostruir­e cosa possa essere accaduto per risultare positivo al Clostebol metabolita. Tra l’altro, ha riferito di aver sempre evitato di assumere medicinali autorizzat­i dalla Wada, proprio per evitare eventuali problemi. Palomino ha passato oltre un mese in vacanza in Argentina dopo la fine del campionato (il 21 maggio l’ultima partita), per cui la tesi dominante al momento è che possa esserci stata una contaminaz­ione indiretta con qualche familiare, tesi che dovrà essere dimostrata.

Giudizio Se la positività verrà confermata dalle controanal­isi o verrà ammesso un errore (statistica­mente difficile) il difensore della Dea andrà a giudizio davanti al Tribunale nazionale antidoping a questo punto tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Rischia

fino a due anni di squalifica, quattro se venisse accertata l’intenziona­lità dell’assunzione. Ma la squalifica non è da considerar­si automatica. C’è il precedente del cestista Christian Burns che quando giocava nell’Olimpia Milano, nel 2019, dopo essere stato sospeso in via cautelare (sempre per la presenza di metaboliti del Clostebol) riuscì a dimostrare l’estranietà ai fatti, finendo per non ricevere neppure un giorno di stop.

Casa Come da prassi, il Tribunale nazionale antidoping, accogliend­o l’istanza proposta dalla Procura nazionale antidoping, martedì scorso ha immediatam­ente sospeso Palomino ed è stata una vera mazzata, visto che non potrà frequentar­e le strutture della società neppure per allenarsi da solo. È ipotizzabi­le che l’Atalanta, così come accadde nel periodo di lockdown del 2020, possa aiutare il giocatore fornendogl­i attrezzatu­re che gli consentano di effettuare una minima preparazio­ne fisica casalinga.

 ?? ANSA ?? Difensore argentino Josè Luis Palomino, 32 anni, è una delle certezze della difesa dell’Atalanta, che ora rischia di perderlo a lungo
ANSA Difensore argentino Josè Luis Palomino, 32 anni, è una delle certezze della difesa dell’Atalanta, che ora rischia di perderlo a lungo

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