La Gazzetta dello Sport

Pioli VUOLE la stella

DAL GRUPPO DI FERRO A DE KETELAERE IL MILAN NON HA PAURA DI NESSUNO

- Di Luca Bianchin INVIATO A MARSIGLIA

Siamo a inizio agosto e il Milan, coerente, fa surf sulle onde dell’entusiasmo. L’atmosfera delle candidate allo scudetto varia dall’ottimismo alla preoccupaz­ione ma nessuno - neanche la Roma esaltata da Dybala - ha il sorriso largo dei campioni d’Italia. Il Milan due sere fa ha giocato a Marsiglia contro una squadra da Champions e, almeno nel primo tempo, è sembrato lo studente che declama a memoria la sua poesia preferita: troppo facile, potrebbe farlo anche ascoltando la musica sdraiato sul letto. Il Milan, contro Tudor, ha ripetuto la lezione insegnata da Pioli negli ultimi due anni e mezzo: pressione alta, palleggio con un paio di opzioni sempre a disposizio­ne, combinazio­ni in sicurezza palla a terra. Armonia quasi musicale.

Le frasi Il primo lunedì di agosto ha portato una conferma di tutto questo dalla voce di Stefano Pioli (e chi meglio di lui?). In un’intervista a Dazn, ha parlato di gruppo e possibilit­à di ripetersi. Le frasi più interessan­ti meritano di essere citate, perché suonano come un avviso agli avversari: non ci toglierete il triangolin­o dal petto nel sonno. Eccole: «Ho sempre detto che quando sono entrato a Milanello ho sentito subito qualcosa di speciale. L’ho ripetuto spesso ai miei ragazzi nella scorsa stagione. In molti davano altri per favoriti per lo scudetto e di noi dicevano che ci mancava l’esperienza o il cinismo. Ora vedo i ragazzi ancora più pronti e più preparati. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena cominciato». Il motivo è presto spiegato: «Il successo può cambiare le persone ma a noi non è successo – ha continuato Pioli –. Anzi, abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere e cosa serva per restare in alto». È presto per dare tutto questo per scontato, ma è un primo passo fondamenta­le. Pioli è un ottimista, ma non uno sbruffone: se si sente forte, i milanisti possono andare in vacanza sereni.

Mendes per Renato Il punto ora sarà capire come il Milan, nel caso, potrà ripetersi. Non vale rispondere “con De Ketelaere” perché certo, il belga piace tanto, sarà subito un titolare ma ha diritto a mesi di ambientame­nto. Piuttosto, sarà importante la seconda fase del mercato. Il Milan nelle ultime ore ha parlato con Jorge Mendes, agente di Rafael Leao e Renato Sanches (tra i tanti). Non

Trattative In mediana occhi su Chukwuemek­a Per completare la difesa, Tanganga e Diallo i preferiti

L’allenatore a Dazn: «Il ciclo è appena iniziato». Fondamenta­li per il bis la crescita dei singoli, gli uomini dello scudetto e il mercato: il belga domani si allena, nuovi contatti per Renato Sanches

si è parlato di Rafa ma di Renato sì, ampiamente. La situazione: il Psg per il portoghese ha la palla sul dischetto. Se vuole, lo prende. Vorrà? Questo va chiesto a Luis Campos, che comanda il mercato a Parigi. Di sicuro, il Milan è quasi sicuro che, in caso di no, Sanches diventerà un calciatore del Milan.

Obiettivi 2x2 A centrocamp­o, i grandi candidati sono lui e Car

ney Chukwuemek­a, 2003 dell’Aston Villa, per cui è battaglia internazio­nale. Il Milan non aspetterà: se potrà chiudere per uno dei due, lo farà. In difesa, Japhet Tanganga (centrale del Tottenham) e Abdou Diallo (Psg, ancora tu) sono i preferiti. Negli ultimi giorni non ci sono stati contatti tra Milan e Tottenham ma quel dialogo tornerà d’attualità. E il modo in cui il Milan completerà la squadra in quelle due posizioni dirà qualcosa sulle chance scudetto. Il resto sarà legato alla compattezz­a del gruppo, alla crescita dei singoli e, come sempre, a un po’ di fortuna. Ah, nota a margine. Dopo De Ketelaere, che domani si allenerà per la prima volta con la squadra, il mercato in attacco a oggi è considerat­o chiuso: niente Ziyech.

Vicenza sabato Il Milan, ora, andrà sott’acqua per un paio di settimane. Sabato sera giocherà contro il Vicenza, partita utile sì, test da Serie A no. Pioli si chiuderà a San Siro, dove deve introdurre De Ketelaere alle sacre regole del tempio, portare Kjaer in condizione da campionato e inserire Origi nel gruppo. Quando il sottomarin­o tornerà in superficie, sarà tempo di campionato. Chi non mette il Milan tra i favoriti, si prende un rischio.

Il test Prove generali di campionato sabato, con l’ultima gara amichevole in casa del Vicenza

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