La Gazzetta dello Sport

Paul vola a Lione Controllo decisivo per il ginocchio

Il francese deve decidere se operarsi al menisco: stop variabile tra 2 e 5 mesi

- Di Fabiana Della Valle e Giovanni Albanese

La lunga attesa non è ancora terminata. Paul Pogba oggi volerà a Lione per farsi visitare da Bertrand Sonnery-Cottet, il luminare da cui si attende un parere decisivo sulla strada da intraprend­ere per la guarigione del Polpo. Il centrocamp­ista francese, tornato alla Juventus quest’estate da svincolato dopo 6 stagioni al Manchester United, con un ricco contratto da 10 milioni (8 più 2 di bonus), si è fermato pochi giorni dopo lo sbarco della truppa bianconera negli Stati Uniti: ha sentito una fitta al ginocchio destro in allenament­o e gli esami strumental­i effettuati in California hanno evidenziat­o una lesione del menisco laterale.

Rischio intervento Un infortunio che si risolve con un intervento e che comporta uno stop dai 2 ai 5 mesi a seconda del modo in cui si decide di intervenir­e. Pogba ha già fatto un primo consulto negli States, da uno specialist­a di Santa Monica, che gli ha consigliat­o di operare subito per suturare il menisco e avere ampie garanzie di recuperare il ginocchio al 95%. L’alternativ­a è la meniscecto­mia, che consiste nell’asportazio­ne in artroscopi­a del pezzetto di menisco. Il problema è che la sutura comporta un stop di 3-5 mesi, mentre con la meniscecto­mia, che rischia però di essere meno risolutiva, si può sperare di rientrare in un paio di mesi al massimo.

Rischio Mondiale Pogba ha scelto di prendere tempo perché si tratta di una decisione molto delicata, che può avere forti ripercussi­oni sul suo futuro. Per questo motivo è tornato in Italia e ha preferito farsi visitare, oltre che dai medici della Juventus, anche da uomini di sua fiducia. Vuole avere un quadro completo della situazione prima di pronunciar­si. La sua paura più grande è saltare il Mondiale in Qatar con la Francia (che si giocherà a novembre) e rimettersi addosso la maglia della Juventus solo nel 2023. Perciò vuole provarle tutte per cercare di evitare l’intervento. La sua speranza è che il medico che ha operato Ibrahimovi­c gli lasci uno spiraglio per la terapia conservati­va. In questi primi giorni Pogba ha già iniziato a fare delle cure, che potrebbero anche avere effetto nell’immediato, ma si corre il forte rischio di perdere solamente del tempo. Il Polpo potrebbe stare fermo un mese, un mese e mezzo, con l’illusione di aver risolto il problema, ma una volta aumentati i carichi e le sollecitaz­ioni il ginocchio potrebbe cedere ancora.

Emergenza Non è un periodo fortunato per i centrocamp­isti in casa bianconera: oltre a Pogba, si è fermato anche Weston McKennie per una lussazione alla spalla: con Adrien Rabiot squalifica­to per la prima di campionato, Allegri dovrà ricorrere al giovane Nicolò Fagioli, appena rientrato dal prestito alla Cremonese (proseguono i contatti per il suo rinnovo di contratto) come mezzala sinistra, con Locatelli play e Zakaria a destra, oppure piazzare un altro giovane, Nicolò Rovella, in cabina di regia con Locatelli e Zakaria mezzali. Sempre che nel frattempo non si sblocchi la trattativa con il Psg per Paredes. Restando in tema centrocamp­o, Arthur ha le valigie pronte e il suo addio (anche se temporaneo) al bianconero pare imminente: in settimana Juve e Valencia potrebbero trovare un accordo per un trasferime­nto in prestito del brasiliano.

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