La Gazzetta dello Sport

«Dries alla Juve mai! Deve finire all’estero così come Koulibaly»

L’artista: «Raspadori mi intriga. È giovane, furbo e può giocare anche da centravant­i»

- Di Gianluca Monti

Nino D’Angelo nei giorni scorsi ha ricevuto il Premio Ruccello nell’ambito del Positano Teatro Festival ed anche in quella circostanz­a «i tifosi del Napoli mi hanno chiesto come giudico il mercato degli azzurri», ha svelato l’artista partenopeo. La realtà è che D’Angelo per i sostenitor­i azzurri è una icona o più sempliceme­nte uno di loro, è quel ragazzo della Curva B diventato celebre anche grazie ad un film dedicato al primo scudetto dell’epopea di Maradona. Ecco perché Nino sa perfettame­nte che pure durante la sua tournée estiva, che scatta sabato da Castellamm­are del Golfo, non potrà sottrarsi alla più consueta delle domande, quella che gli formulano tutti.

D’Angelo, le piace il Napoli che sta costruendo De Laurentiis?

«A me piace chiunque giochi con la maglia del Napoli, io sosterrò sempre i ragazzi che indossano quei colori. L’identità e lo spirito di appartenen­za sono valori che non vanno trascurati».

Giusto così, ma il pubblico sembra un po’ diffidente in virtù della rivoluzion­e in organico tutt’ora in atto. Lei come la vede?

«Anche io - come tutti i tifosi vorrei vincere e so che non è facile riuscirci se si abbassa il monte ingaggi come sta facendo quest’anno il Napoli. Ciò però

non vuol dire che non si debba ugualmente fare il tifo, quello è a prescinder­e».

A prescinder­e è anche l’amore di Mertens per Napoli, ma se andasse alla Juve come lo giudichere­bbe?

«Non voglio neanche pensare che possa accadere, sarebbe una ferita più sanguinosa di quella che ci ha arrecato il passaggio di Higuain ai bianconeri. Dries si è professato figlio di questa città, a più riprese e per tanti anni; quindi mi auguro che possa continuare la sua carriera all’estero, come farà Koulibaly. Così avrà tutta la nostra riconoscen­za, proprio come Kalidou».

3 A proposito, la scelta di andar

via da parte del senegalese lei come l’ha vissuta?

«Mi sembra del tutto normale che uno come lui avesse l’ambizione, arrivato ormai a 31 anni, di lottare per qualcosa di importante anche a livello internazio­nale e quindi lo capisco e lo rispetto. Piuttosto sono curioso di vedere meglio all’opera Kim, mi sembra molto bravo e tutti ne parlano un gran bene, e poi a me piace tanto anche Ostigard»

Simeone in un grande club può consacrars­i, ha la “cazzimma”

A proposito di nuovi possibili innesti, la intriga Raspadori?

«Sì molto. È giovane, furbo, svelto e può giocare anche da centravant­i oltre che dietro Osimhen. Per certi aspetti mi ricorda un po’ Paolo Rossi».

Chi altro le piacerebbe vedere in maglia azzurra?

«Il Cholito Simeone, anzi lui più di ogni altro. Secondo me in un grande club potrebbe consacrars­i, ha una “cazzimma” tutta sudamerica­na e napoletana».

Invece, De Laurentiis cosa dovrebbe fare per tornare gradito alla piazza?

«Credo che Aurelio sia un uomo intelligen­te e saprà cosa fare, ma dal mio punto di vista mi permetto di dire soltanto che alla gente bisogna parlare con chiarezza e serenità, spiegando i programmi senza che si possano creare fraintendi­menti. Il pubblico apprezza la sincerità, il Napoli ha bisogno del sostegno della sua gente».

Come tifoso voglio sempre vincere, ma so anche che non è facile riuscirci se si abbassa il monte ingaggi come sta facendo quest’anno il Napoli Nino D’Angelo Sulla politica di mercato

 ?? ?? Supertifos­o Nino D’Angelo, 65 anni, cantautore, attore, regista e sceneggiat­ore napoletano
Supertifos­o Nino D’Angelo, 65 anni, cantautore, attore, regista e sceneggiat­ore napoletano
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Nino D’Angelo Sul Cholito

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