La Gazzetta dello Sport

E al suo terzo tentativo José può avere il Gallo

Ci provò nel 2020 e lo scorso anno Accordo a 2,8 milioni più bonus

- Pug

La prima volta era stata nell’estate di due anni fa, quando era ancora allenatore del Tottenham e lui gli aveva messo gli occhi addosso direttamen­te dal suo quartier generale di Londra. Poi ci aveva riprovato anche nella scorsa stagione, una volta sbarcato a Roma, con un sondaggio ed un interessam­ento che poi è venuto meno dopo l’approdo in gialloross­o di Tammy Abraham. Adesso, alla terza occasione, sembra davvero arrivato il momento giusto. José Mourinho e Andrea Belotti presto potrebbero infatti iniziare a lavorare insieme. Ovviamente, con reciproca soddisfazi­one di entrambi, che anche nei giorni scorsi si sono sentiti al telefono, promettend­osi di risentirsi presto per festeggiar­e. Anche ieri i segnali andavano tutti in questa direzione, quella del matrimonio in attesa.

La lunga corte Nell’estate del 2020 Mourinho aveva chiesto a Daniel Levy, il presidente del Tottenham, di fare un sforzo economico in più e di portare a Londra il Gallo. Ci fu un tentativo, che però non portò alla fumata bianca. Poi Mou fu esonerato pochi mesi dopo, per poi riprovarci - appunto - appena arrivato a Roma. Adesso Belotti e i gialloross­i hanno invece fatto un passo avanti in più, arrivando ad un accordo triennale sulla base di 2,8 milioni di euro, a cui aggiungere eventuali bonus. L’ennesimo sforzo di una proprietà che se è vero che sta portando a

casa quasi solo parametri zero (Matic, Svilar e Dybala, l’unico ad essere costato è stato Celik, con i 7 milioni girati al Lilla), è anche vero che dal punto di vista degli ingaggi non sta badando a spese. Belotti aveva estimatori anche in Spagna, in particolar­e il Villarreal e il Valencia, ma ha preferito declinare, forte proprio

dell’accordo con la Roma. Che, però, deve prima vendere uno tra Shomurodov (Bologna) e Felix (Sassuolo), anche con prestito con obbligo di riscatto, l’importante è che ci sia la certezza di incassare dei soldi. Ora o anche tra dodici mesi.

In campo Belotti alla Roma arriverebb­e per fare il vice di Abraham. Di fatto, il centravant­i di riserva, quello che deve garantire gol e peso in attacco quando l’inglese o non ci sarà o non sarà in grado di fornire il suo potenziale massimo. Ma c’è anche un motivo in più perché Mourinho vuole Belotti ed è la svolta tattica di questo inizio di stagione, in cui la Roma ha giocato sempre con un trequartis­ta centrale alle spalle delle due punte. Insomma, il fatto che Abraham e Belotti possano giocare anche insieme non è certo una chimera, anzi. Mou vuole evitare di doversi affidare solo e sempre a Tammy, come successo nella scorsa stagione. E, soprattutt­o, vuole un altro attaccante di peso, che possa dare un apporto affidabile in qualsiasi tipo di situazione. Cosa che, ad esempio, non è riuscita a Shomurodov, che l’allenatore portoghese ha di fatto bocciato definitiva­mente in questi primi 15 giorni della sua seconda stagione romanista.

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