Il bello di un mercato senza spese pazze dove sono le idee a fare la differenza
Invenzioni, colpi a sorpresa, parametri zero e finanche la celebre “recompra” potrebbe ritrovare posto nel vocabolario dei nostri diesse. Sostenibilità è la parola chiave, abbinata comunque a competitività. E in Serie A a poco meno di un mese dallo stop alle trattative, la stragrande maggioranza dei club italiani è riuscita a fronteggiare bene la mancanza di liquidità con la forza delle idee, setacciando il mercato delle grandi occasioni da cogliere all’istante senza troppe esitazioni.
La Premier e la Bundesliga ci hanno dato fin qui una grossa mano investendo in Serie A, strappandoci, ma a caro prezzo, Koulibaly (passato al Chelsea), Scamacca (andato al West Ham) e De Ligt (ceduto al Bayern Monaco), oltre all’addio di un’altra stella come Perisic passato alla corte di Conte ma a costo zero dopo aver rifiutato il rinnovo propostogli dall’Inter. Eppure non è giusto parlare di un torneo depauperato o molto ridimensionato perché i prestiti (a zero e non sempre con obbligo di riscatto) e il lungo elenco dei calciatori senza contratto sono stati rispettivamente utilizzati e setacciati dai club italiani. Così, la Juve ha investito forte sul brasiliano Bremer garantendosi un felice futuro per la sua difesa ma ha anche portato a casa due big senza contratto creando l’instant team richiesto da Allegri per tornare a vincere il campionato e andare avanti il più possibile in Champions
League. L’Inter con la stessa rapidità con cui ha portato da Inzaghi Onana (bloccato già a gennaio) e Mkhitaryan, in prestito (ma oneroso) ha saputo garantirsi il ritorno di Lukaku. Il Milan si è mosso allo stesso modo per Origi, quindi risparmiando sul budget e investendo sul talento di De
Katelaere. E così anche a Roma, sponda giallorossa, con due colpi a costo zero: Matic e addirittura Dybala arrivato anche grazie all’incessante corteggiamento di Mourinho. Senza spese pazze, in A si prefigura dal 13 agosto una lotta scudetto in ogni caso avvincente. E non è ancora
finita, perché in questa fase il mercato sta vivendo una normale fase di assestamento: nei ritiri i tecnici stanno valutando con attenzione la rosa a disposizione e al tempo stesso preparano la lista delle
ultime richieste. E poi sulle scelte definitive peserà non poco il via anticipato del campionato. In pratica a mercato aperto si giocheranno ben quattro turni di campionato (mai accaduto prima) e i risultati delle prime giornate potrebbero rendere il finale di mercato davvero scoppiettante.
Ma a prescindere da quelli che saranno i primi risultati è evidente che il calciomercato delle big è tutt’altro che chiuso: il Milan cercherà di regalare a Pioli un difensore e un centrocampista. L’Inter ha in ballo la possibile cessione di Skriniar (o Dumfries) e dovrebbe comunque arrivare un difensore centrale richiesto espressamente da Inzaghi. La Juventus sta cercando di alleggerire il suo monte ingaggi e, dopo aver risolto il contratto con Ramsey, presto alla voce partenze potrebbero aggiungersi Arthur e magari anche Rabiot. E poi? Le mancano uno-due centrocampisti, un vice Vlahovic e forse un esterno sinistro. La Roma è a caccia di Wijnaldum, cercando di strappare il sì del Psg al costo più basso possibile. Insomma potremmo assistere a un torneo forse ancora più equilibrato di quello vinto dal Milan. Perché alla fine sono le idee a fare la differenza.
Dall’estero Premier e Bundesliga ci hanno dato una mano con i loro investimenti
E si continua...
Manca un mese alla chiusura ma le grandi non hanno ancora finito con gli acquisti