E pure la staffetta potrebbe rilanciare la formula Tokyo
Dopo la delusione dei Mondiali, in attesa di Jacobs, in ogni caso Tortu torna quarto frazionista come a Tokyo
Si fa presto a dire «parliamo di una cosa alla volta». Il «nuovo passo avanti», parole del comunicato federale sulle condizioni di Marcell Jacobs, rimbalza anche in direzione delle possibilità della staffetta 4 x 100 agli Europei dopo la delusione dei Mondiali di Eugene. Forse è inutile farsi troppi film visto che il percorso di Marcell verso il completo recupero non è finito, ma c’è poco da fare, «lui è insostituibile», parole di Filippo Di Mulo, responsabile della velocità azzurra, anche lui in bilico fra prudenza e fiducia. «Senza Marcell, Gran Bretagna, Francia e Germania ci sono davanti, avendolo a disposizione potremmo dire la nostra».
Le due strade Il problema non è soltanto di velocità nelle diverse frazioni, e particolarmente nella seconda, la più lunga, che Jacobs occupa da tempo. «Lui ci dà una grande affidabilità a livello dei cambi». A Eugene, dove gli azzurri sono stati eliminati in batteria, il problema è stato quello di dover cambiare meccanismi ampiamente collaudati, spostando Filippo Tortu in seconda frazione e dando a Chituru Ali l’ultima. Per questo, Di Mulo non ha dubbi su due strade da prendere: «Se Marcell fosse disponibile, potremmo schierare la stessa squadra di Tokyo (Patta-Jacobs-Desalu-Tortu,ndr). Se non ci fosse, Tortu tornerebbe comunque in quarta e dovremmo trovare un secondo frazionista». La staffetta veloce è in calendario per il 19 agosto (batterie alle 10) e il 21 agosto (finale alle 21.12). Ai Mondiali di Eugene, la migliore europea è stata la vicecampionessa olimpica Gran Bretagna con la medaglia di bronzo, con il tempo di 37”83, di 33 centesimi più lento dell’Italia delle meraviglie di Tokyo. Mentre l’altra finalista, la Francia, è stata squalificata.
Problema 200 A complicarci la vita ci si mette comunque anche il programma orario della rassegna continentale. Con i 200 metri di Tortu e Desalu che propongono le semifinali al giovedì sera e la finale al venerdì sera, sconsigliando il supplemento di impegno della batteria della staffetta al mattino. Rinunciando a due «titolari» tutto si farebbe veramente complicato, se poi si aggiungesse la rinuncia di Jacobs, i problemi si moltiplicherebbero ancora di più.
Non c’è tempo Il ritmo della stagione impedisce comunque di avere il tempo per lavorare sulla sintonia dei cambi. Tutto si giocherà inevitabilmente in un pugno di giorni. Dall’8 agosto, quando dovrebbe essere diffuso l’elenco dei convocati per la rassegna di Monaco di Baviera, fino alle gare in Germania. L’Italia di Tokyo potrebbe sicuramente giocarsela. Il problema è ricostruirla. Magari l’imminente anniversario di quell’impresa aiuta a pensare in grande. Ma forse è meglio andarci piano.
v.p.