La Gazzetta dello Sport

IL POLPO HA SCELTO NIENTE INTERVENT0 FARÀ SOLTANTO CURE OUT UN MESE E MEZZO Pogba salva il Mon

Il consulto in Francia non ha fatto cambiare idea al francese, che punterà sulla terapia conservati­va: in campo l’11 settembre?

- Di Fabiana Della Valle TORINO

La data che Paul Pogba ha segnato con un circoletto rosso sul suo diario è 11 settembre, ricorrenza tristement­e infausta da quando, quasi 21 anni fa, c’è stato l’attentato alle Torri Gemelle, ma che per il centrocamp­ista francese potrebbe diventare il giorno del ritorno in campo. Dopo 10 giorni d’attesa, è arrivato il verdetto che i tifosi aspettavan­o col fiato sospeso: il Polpo non si sottoporrà a intervento per risolvere la lesione al menisco laterale del ginocchio destro, né meniscecto­mia né sutura, ma s’affiderà alla terapia conservati­va per tornare in campo il prima possibile e di evitare di saltare il Mondiale. Pogba dovrà comunque stare fermo per 5 settimane prima di potersi ricomincia­re ad allenare con i compagni. Significa che ci vorrà più o meno un mese e mezzo (ammesso che tutto fili liscio) prima che Massimilia­no Allegri possa utilizzarl­o in partita. Ecco perché il weekend del 10-11 settembre, quando la Juventus affronterà in casa la Salernitan­a, potrebbe essere quello giusto per il suo debutto in campionato con la 10 bianconera, che finora ha utilizzato una sola volta, nell’amichevole col Chivas giocata a Las Vegas.

Niente tagli Pogba ieri ha sciolto le riserve dopo il consulto a Lione con Bertrand Sonnery Cottet, il luminare francese che ha operato Zlatan Ibrahimovi­c. In realtà il verdetto dello specialist­a non è stato molto diverso da quello dell’altro esperto che lo

Timori e consigli

Dopo i guai alla caviglia Paul teme la chirurgia: il suo osteopata predilige i metodi naturali aveva visitato a Santa Monica, in California: entrambi gli hanno spiegato che l’unico modo per risolvere il problema è l’intervento, che è risolutivo quasi al 100%. Nemmeno Sonnery Cottet però è riuscito a convincere Pogba ad andare sotto i ferri: pare che la recente operazione alla caviglia al quale si è sottoposto a Manchester lo abbia particolar­mente segnato, facendogli sviluppare una sorta di avversione agli interventi chirurgici. Pogba ha fatto di testa sua, scegliendo la soluzione meno invasiva anche a costo di correre il rischio di ritrovarsi tra due mesi con lo stesso problema.

L’osteopata di fiducia

A spingerlo in questa direzione è stato un osteopata di fiducia che ha molto peso nelle decisioni del Polpo e che predilige metodi naturali, perché è convinto che possano dare ottimi risultati. Una lesione però resta una lesione, che non si può risolvere con delle cure, e secondo il parere dei medici (anche quelli della Juventus) con la terapia conservati­va c’è solo il 50% di possibilit­à di metterci una pezza. Il club avrebbe preferito che si fosse operato subito, direttamen­te in California per accelerare i tempi, ma in questi casi l’ultima parola spetta sempre al giocatore. Pogba ieri è stato intercetta­to in aeroporto al rientro da Lione dalle telecamere, zoppi

cante (ammesso che non lo stesse facendo apposta) e per nulla contento, chissà se per le risposte avute o per l’accoglienz­a. «Paparazzi», ha detto ai giornalist­i presenti, senza aggiungere altro.

Piscina e cure Ora il programma prevede terapie e piscina per le prossime 3 settimane e lavoro differenzi­ato per le 2 successive. Ipotizzand­o che poi ci vorranno ancora 7-10 giorni di lavoro col gruppo, se non ci saranno intoppi Pogba potrebbe assaggiare il campo con la Salernitan­a per poi giocare 3 giorni dopo il secondo turno di Champions. Nella migliore delle ipotesi salterà 6 partite, 5 di campionato e una di Coppa, tra cui la sfida casalinga con la Roma dell’amico ed ex bianconero Paulo Dybala. Nella peggiore rientrerà dopo la sosta di settembre e sarà out per 9 match, più o meno gli stessi che avrebbe saltato se si fosse sottoposto a meniscecto­mia (intervento in artroscopi­a per asportare un pezzetto di menisco, diverso dalla sutura, che consiste nella cucitura della zona lesionata e ha tempi di recupero più lunghi, dalle 3 alle 5 settimane).

Dolore sparito Tutto questo dando per scontato che la terapia conservati­va faccia effetto, ovvero che elimini il dolore e consenta a Pogba di correre, fare cambi di direzione e calciare senza problemi. Il centrocamp­ista ha già iniziato le terapie e il male ora è sparito, ma potrebbe tornare quando riprenderà ad allenarsi. Dalla Francia assicurano che farà nuovi consulti, ma ormai la decisione è presa: niente intervento, con la speranza di non essere costretto a ripensarci tra un mese e mezzo, se la terapia conservati­va non dovesse dare i risultati sperati.

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 ?? ?? Il ritorno da Lione
L’arrivo di Paul Pogba a Caselle con il volo privato che lo riportava a Torino dopo il consulto medico a Lione
Il ritorno da Lione L’arrivo di Paul Pogba a Caselle con il volo privato che lo riportava a Torino dopo il consulto medico a Lione

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