DRIES RIFIUTA I 5 MILIONI JUVE NON VUOLE TRADIRE LA SUA NAPOLI Mertens dice no
I bianconeri cambiano strategia e tornano su Kostic: pronta l’offerta da 8 milioni all’Eintracht che ne chiede 12. E continua la caccia a Paredes
Ciro Mertens ha fatto spallucce alla Juve per non tradire il Napoli? Nessun problema, a Torino mirano volentieri a sinistra: ovvero in direzione di Filip Kostic, l’attaccante mancino dell’Eintracht Francoforte. Nelle ultime ore, infatti, dall’entourage del goleador belga sono arrivati segnali di fumo poco incoraggianti. Addirittura i suoi amici napoletani parlano di un no ad un’offerta di 5 milioni netti. Gli approfondimenti porterebbero poco lontano: la realtà è che Dries è stato molto deciso nel respingere le avance dei rivali di sempre. Qualche settimana fa anche Koulibaly aveva resistito al corteggiamento juventino, optando per il più neutro Chelsea. L’atto d’amore di Mertens evidentemente inorgoglisce i suoi tifosi azzurri, ma anche lui probabilmente dovrà andare all’estero.
Le entrate La Juve ha subito cambiato rotta. Con decisione. Oggi Federico Cherubini si muoverà ufficialmente con il club tedesco per acquisire a titolo definitivo il nazionale serbo a scadenza di contratto tra poco più di 10 mesi. A Francoforte chiedono almeno 12 milioni di euro mentre alla Continassa hanno valutato di presentare un’offerta di 8 milioni per arrivare a 10 con i bonus. Insomma il confronto tra Max Allegri e il direttore dell’area sportiva Federico Cherubini ha portato a definire una strategia chiara fino a fine mercato. Priorità all’esterno d’attacco che deve dare qualità (e assist al connazionale Vlahovic) in attesa del recupero di Federico Chiesa. In parallelo è aperta la caccia al centrocampista che dia ordine alla manovra. Leandro Paredes resta il candidato principale, per il quale il Psg chiede, però, 25 milioni di euro. A Torino questo argomento piace poco, considerato che le scorse settimane si era trattato uno scambio alla pari con Rabiot. Ora, però, il francese è stato bloccato dopo le disavventure di Pogba e McKennie ma alla Juve non cambia la musica: non ci sono tanti soldi da spendere in cassa. Così nelle ultime ore sono svanite alcune delle remore che sinora hanno impedito il possibile ritorno di Miralem Pjanic. Il Barcellona lo lascia partire in prestito ed è disposto a pagare anche metà dell’ingaggio (in totale 8 milioni netti). Ma è evidente che questa soluzione è secondaria rispetto all’obiettivo principale Paredes. Nulla di più facile, comunque, che questa altalena ci accompagni nelle prossime settimane se a Parigi insistessero davvero con la linea dura nella quotazione del sudamericano, in ogni caso in esubero nella rosa di Galtier.
Le uscite Intanto a centrocampo ci sono altre novità alla voce uscite. Ad esempio il Valencia si è fatto avanti per Arthur, ma la proposta della società allenata da Gattuso si limita ad un prestito con un tetto di 2 milioni di euro netti per lo stipendio, mentre il brasiliano, va ricordato, a Torino arriva a guadagnarne 8. Intanto la Cremonese è in forte pressing per avere in prestito il promettente Fabio Miretti, che proprio oggi taglia il traguardo dei 19 anni. La Juve prende tempo. Da parte loro sia Fagioli che Rovella appaiono più in sella, ma non è da escludere che parta almeno uno dei due nel finale se davvero Arthur trovasse spazio altrove.
L’attacco Tornando al capitolo attaccanti, va precisato che l’assalto a Kostic non comporta l’addio al vice-Vlahovic. Molto dipenderà ovviamente dal futuro di Moise Kean, rientrato in carreggiata nella recente tournée americana con alcuni segnali di ripresa. Ma se per lui arrivasse una soluzione last minute, allora si riaprirebbero le porte per la punta da tempo invocata dal tecnico livornese. Ora come ora il dialogo con l’Atletico Madrid per Alvaro Morata è praticamente fermo, tuttavia a Torino non hanno perso le speranze di riaprire questo fronte anche in extremis. Del resto l’auto-esclusione di Mertens ha chiaramente rimescolato le carte. Anche Timo Werner è ormai deciso a cedere alle lusinghe del Lipsia, pronto a ridargli fiducia dopo l’esperienza al Chelsea. Allo stesso modo da Bergamo non arrivano messaggi di apertura per Luis Muriel. È il motivo per cui alla Juve prendono tempo su questa delicata decisione.