Ecco Natale, sbarca in giallorosso vincendo un talent
Attaccante del 2004, giocava a Torino con il Mirafiori (in Promozione) Ora farà parte dell’Under 18 romanista
Se hai 18 anni, oggi, trascorri la maggior parte del tempo in compagnia di uno smartphone. Poco, ma sicuro. Se però quello stesso telefono riesce ad essere un piccolo - o grande - lasciapassare per un sogno allora la storia cambia. E chissà se cambieranno la storia, e la vita, di Gabriele Natale, il ragazzo che la Roma ha tesserato per il vivaio grazie a un talent iniziato alcuni mesi fa. Nel caso specifico, il progetto che ha premiato Natale, attaccante del 2004, si chiama «One of us« ed è alla sua seconda edizione, la prima in collaborazione con il club giallorosso.
Dall’App a Trigoria In teoria Natale potrebbe subito essere aggregato alla Primavera di Federico Guidi (arrivato quest’anno dal Teramo), ma la Roma vuole fare le cose per gradi: inizierà con i 2005, in Under 18, poi sarà il campo a parlare e, se lo meriterà, farà il salto. Intanto, ha già percorso un bel pezzo di strada: ha scaricato un’App, si è iscritto e poi ha caricato i video. Alcuni liberi, in cui ha potuto mostrare le proprie abilità, altri obbligatori, in cui ha dovuto eseguire esercizi richiesti dagli organizzatori. Come lui, altre migliaia di ragazzi e in 500 sono arrivati in semifinale: test fisici, tecnici e tattici la mattina, partita 11 contro 11 al pomeriggio. Poi, nuova scrematura: in finale sono arrivati in 30, scelti dagli uomini di fiducia della Roma. I ragazzi, nella partita conclusiva, si sono sfidati facendo di tutto per essere scelti: ha vinto Natale, che giocava nel Mirafiori di Torino e, nell’atto finale, ha tirato tre volte in porta e fatto 40 tocchi di cui quasi il 70% con il destro. Adesso firmerà il contratto annuale con la Roma e inizierà gli allenamenti.
Sogni di ieri e di oggi
Il ragazzo che vinse lo scorso anno ha giocato nell’Under 18 del Verona e ora è svincolato, Natale spera di avere più fortuna e la Roma, al di là dell’accordo commerciale da cui è nato tutto, spera di ritrovarsi in casa un giocatore da poter inserire in Primavera. Ad aiutarlo, tra gli altri, anche un ex esperto come Marco Cassetti: l’ex terzino è tornato a Trigoria e lavorerà con i ragazzi che, dall’Under 15 all’Under 18, avranno bisogno di essere seguiti più da vicino, magari con sedute individuali o consigli più specifici. Natale giocava in Promozione, ha trascorso un’estate al mare sperando di riuscire a coronare il suo sogno (che è anche quello di incrociare José Mourinho, viste le sue simpatie nerazzurre) e ora è pronto a giocarsi la grande occasione. A 18 anni sognare non solo è lecito, ma doveroso. Una volta era grazie alla tv - vedi «Campioni» o «Calciatori-Giovani speranze» -, adesso basta uno smartphone: i tempi cambiano, il pallone che rotola, però, è sempre lo stesso. Almeno quello.
gallo e la Coppa Uefa, vinta in finale contro il Celtic in quel di Siviglia. Poi la prima avventura inglese, al Chelsea di Abramovich, dove nella seconda stagione lo Special One vinse la Premier League, ma anche la Community Shield. Quindi la prima avventura italiana, all’Inter, con il meraviglioso Triplete (scudetto, Coppa Italia e Champions League) che lo ha immortalato per sempre nella storia e nei cuori dei tifosi nerazzurri. Da qui il Real Madrid, in Spagna, dove al suo secondo anno Mou ha invece portato a casa «solo» la Liga (la 32a della storia delle merengues), per poi tornare ancora a Londra, al Chelsea, dove nel 2014-15 José ha invece fatto il double: Premier League e Coppa di Lega. Insomma, in cinque occasioni su sette l’allenatore della Roma alla sua seconda stagione ha sempre trovato il modo di gioire. E nelle altre due ci è andato assai vicino, quasi ad un soffio.
Nella Capitale
Ecco anche perché a Trigoria si respira un’aria positiva in questi giorni d’estate, si sente quasi l’odore della vittoria. Gli scaramantici, ovviamente, faranno tutti gli scongiuri del caso. E forse è anche giusto che sia così. Ma Mou sa che le aspettative si sono alzate, dopo la vittoria della Conference League e, di conseguenza, sa anche che c’è bisogno di alzare l’asticella. Il che, poi, per la Roma vorrebbe dire di fatto tornare in Champions League, dove manca oramai dal 2018/19, dove i giallorossi arrivarono agli ottavi di finale (eliminati dal Porto). Ma al di là del traguardo, c’è poi la voglia di continuare a vincere. E ad esultare. Ecco perché Mou ha deciso di dare la caccia alla Coppa Italia (di fatto il trofeo più facile da poter portare a casa), ma anche all’Europa League, dove il 26 agosto conoscerà la Roma conoscerà le sue avversarie tramite il sorteggio di Nyon.
Doppia Roma Per poter rivincere, Mou ha deciso così di dar vita di fatto a due squadre. Per ogni ruolo l’allenatore giallorosso vuole un paio di soluzioni, di alternative, anche perché il calendario sarà talmente compresso soprattutto all’inizio, fino al via del Mondiale del Qatar - che per competere su tutti i fronti ci sarà bisogno di tanti giocatori e di scelte alternative nello stesso ruolo. Per riuscirci, Mou vuole ancora un centrocampista, un attaccante e un difensore centrale (di cui si parla nel pezzo a fianco). Perché vincere ancora al secondo colpo è il vero sogno di Mou.