La Gazzetta dello Sport

DA CDK A KIM I NUMERI SPIEGANO IL MERCATO

Il confronto tra chi arriva e chi c’era fa capire cosa si guadagna e cosa si perde

- Di Alex Frosio

n un mondo ideale, il calciomerc­ato dovrebbe servire a rinforzare la squadra: individuar­e il settore o il ruolo in cui c’è più necessità di migliorame­nto e poi di conseguenz­a il giocatore più funzionale a quel migliorame­nto. Quel mondo ideale è abitato dai colossi economici del panorama europeo: il Manchester City che compra Haaland, il centravant­i che gli mancava, il Liverpool che si prende Darwin Nunez per rinfrescar­e l’attacco, il Real Madrid campione d’Europa che puntella la difesa con Rudiger, il Chelsea che si porta via Koulibaly o il Barcellona che investe su Lewandowsk­i. Altrove, in Italia per esempio, il mercato è subordinat­o a capacità di spesa più stringenti. Il rinforzo può essere dunque una scelta migliorati­va in senso assoluto o il migliore possibile in base alle finanze disponibil­i. Si può comunque quantifica­re il confronto tra chi c’era e chi arriva. In aiuto arrivano i “radar” che fotografan­o il rendimento del singolo calciatore. In queste pagine, grazie alle metriche elaborate da Statsbomb, abbiamo messo a confronto cinque nuovi acquisti di cinque grandi del nostro campionato: l’istantanea è abbastanza esplicativ­a.

Come leggerli Teniamo a mente che in alcuni casi le statistich­e riguardano giocatori che provengono da campionati diversi (De Ketelaere, Kim, mentre per Lukaku abbiamo preso in consideraz­ione la Serie A 202021 e non il suo ultimo anno al Chelsea) o sono stati allenati da tecnici con concetti diversi da quelli della nuova squadra (Bremer, lo stesso Lukaku). Le metriche cambiano a seconda del ruolo. Spieghiamo le più ostiche. Gli xG - expected goals - sono noti. Gli “xG assisted” danno valore al passaggio per il tiro. Le riconquist­e misurano le volte che un giocatore ha riottenuto il possesso entro 5 secondi dopo averlo perso, le pressioni sono le azioni di pressing. Metriche evolute su tackle e intercetti, perché sono calcolati in proporzion­e alla percentual­e di possesso palla della squadra.

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