La Gazzetta dello Sport

«JUVE, DEVI TORNARE UNA SQUADRA TOSTA BREMER PIÙ DI DE LIGT IN ANSIA PER POGBA» Mauro

- di Marco Guidi MILANO

L’ex bianconero: «L’infortunio del Polpo? Temo il Mondiale... Bravo Allegri a parlare di scudetto»

Meno undici giorni alla prima gara ufficiale del 2022-23 per la Juventus. Il 15 agosto i bianconeri ospiterann­o il Sassuolo allo Stadium nell’esordio di campionato. Un debutto con qualche insidia, e non solo perché gli emiliani sono stati capaci di violare l’Allianz già nella passata stagione. I colpi Di Maria, Pogba e Bremer hanno infiammato la tifoseria, ma poi l’infortunio del francese ha agitato i sonni dei tifosi juventini in vista della partenza. Il Polpo non si opererà, ma il programma di terapie lo terrà comunque lontano dal campo per oltre un mese. «Non ci voleva - commenta Massimo Mauro -. Pogba è il giocatore che dovrebbe cambiare il volto alla Juve, il centrocamp­ista da 10 gol che serviva per aumentare il grado di pericolosi­tà della squadra, con i suoi inseriment­i in area avversaria. Ecco, credo che Allegri consideri l’asse BonucciPog­ba-Vlahovic come l’anima della sua formazione. Perdere subito una componente su tre non è il massimo...».

In più c’è il Mondiale in Qatar di mezzo...

«Un ulteriore problema, perché un giocatore come il francese vorrà esserci a tutti i costi e magari forzerà anche non essendo al 100%. Inutile negare che è una situazione rischiosa: io mi auguro solo che non si facciano errori di gestione dell’infortunio, perché sarebbe imperdonab­ile, vista l’importanza di Pogba in questa Juve».

Come sostituire il Polpo? Cercando nella rosa o guardando al mercato?

«Non credo che comprare serva a qualcosa: non troveresti mai nessuno all’altezza di Pogba a basso prezzo, e se invece spendi molto, poi quando torna il francese che fai? Rischi pure di pentirtene... Io, piuttosto, darei fiducia a Zakaria, senza fasciarmi la testa più di tanto: lo svizzero mi piace molto».

Il centrocamp­o è stato forse il reparto più criticato nella scorsa stagione. Al di là dell’infortunio di Pogba, non c’è l’esigenza

di un rinforzo, magari un regista?

«Beh, è ovvio che dipende anche da chi uscirà. Per dire, se Arthur o Rabiot andassero via, è chiaro che qualcuno arriverà. Io però non sono così convinto sia quella del regista la figura che manca. Locatelli, Fagioli e all’occorrenza lo stesso Pogba possono assolvere il compito di avviare l’azione e far ragionare la squadra. Ripeto, quello che è mancato alla Juve lo scorso anno sono i gol dei centrocamp­isti.

Pogba, se sta bene, ne aggiunge di sicuro, ma anche uno come Rabiot in teoria avrebbe le qualità per segnare. Ecco, spero solo che, qualora restasse, si smetta poi di prendere di mira giocatori che hanno potenziale, ma stanno vivendo momenti difficili. Mi riferisco anche ad Alex Sandro».

3Intanto nella tournée americana abbiamo visto per la prima volta anche Di Maria e Bremer in bianconero. Cominciamo dall’argentino?

«Giocatore devastante quando ha spazio, grazie a tecnica e velocità fuori dal comune. Ho solo qualche dubbio che possa soffrire in certe partite chiuse, tipiche della nostra Serie A».

3E Bremer?

«Formidabil­e. Io lo vedo anche più adatto di De Ligt al gioco di Allegri, perché è molto umile e attento in marcatura».

3Veniamo proprio a Max: cosa si aspetta da Allegri rispetto alla scorsa stagione?

«Il suo marchio di fabbrica: solidità e organizzaz­ione. La Juve del 2021-22 non è stata “cattiva” e allo stesso tempo non faceva paura agli avversari come in passato. Ecco, Allegri deve innanzitut­to sistemare la difesa, e in questo è bravissimo. Poi codificare qualche giocata in più per mettere in condizione Vlahovic di non ricevere palla sempre spalle alla porta. Infine, recuperare qualche giocatore in difficoltà, come ho detto prima. E su questo terzo punto non ho dubbi che Max riuscirà nella missione».

3La parola scudetto è stata sdoganata dallo stesso tecnico.

«Credo sia stata una mossa anche psicologic­a, per convincere i giocatori stessi che non solo si può, ma si deve tornare a vincere. Io mi aspetto una Juve molto più tosta che nel recente passato».

3Ok, poi però bisogna fare anche gol... Dybala e Morata ne avevano nei piedi, non è che in avanti ora i conti non tornano?

«Dipende tutto da Kean, che ho visto in gran forma in queste prime amichevoli. Fin troppo in forma, se devo dirla tutta, perché poi si rischia di essere al top quando i risultati non contano. Però, ecco, se Kean facesse i 1520 gol che per me ha nelle corde, i conti finirebber­o per tornare. Altrimenti, se tecnico e società non fossero convinti di questo, servirebbe di sicuro un acquisto sul mercato. Perché al tridente Di Maria-Vlahovic-Chiesa, per esempio, qualche gol manca...».

3Chiudiamo con i giovani: chi le piace di più tra Miretti, Fagioli e Rovella?

«Io stravedo per Miretti, ma anche Fagioli a Cremona è cresciuto molto. Mentre Rovella sta un po’ pagando l’infortunio patito al Genoa... Diamo loro il tempo».

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