Italia «L’EFFETTO TOKYO È ANCORA VIVO E QUESTA NAZIONALE SAPRÀ DIMOSTRARLO AGLI
EUROPEI» Il d.t. Antonio La Torre ci spiega le ambizioni della squadra più numerosa di sempre a 10 giorni dai campionati di Monaco di Baviera: «Fiducia per Jacobs, Tortu sorprenderà»
L
o disse, sorprendendo tutti, al ritorno da Tokyo, lo ripete oggi dopo la spedizione mondiale di Eugene, comunque positiva: «Il nostro appuntamento principale del 2022 è Monaco». Antonio La Torre, direttore tecnico delle nazionali assolute, accetta di fare la carte alla più ampia squadra di sempre per un Europeo, 101 atleti (54 uomini, 47 donne), con una premessa: «A Eugene eravamo in 60, ma gli aventi diritto erano 82. Se pensiamo a questo numero i 101 spaventano molto meno. La grande crescita dell’atletica italiana è sotto gli occhi di tutti e l'effetto Olimpiade è ancora vivo, anche se si conferma un anno tribolato. Ad Antonella Palmisano, Sandro Sibilio e Zane Weir, infortunati, voglio dire che sarà come averli con noi. Oggi sono medaglie che ci mancano, ma saranno protagonisti nei prossimi due anni».
Velocità Jacobs da battere Tortu vale l’oro
«Marcell è un bene dello sport italiano, è normale che tutte le attenzioni siano su di lui. Parafrasando Mina, potremmo dire che siamo ancora a “l’importante è guarire”, quanto all’impegno, mi basta sapere che è terribilmente innamorato di ciò che fa. La sua presenza a Monaco è centrale, dal suo duetto con Tamberi a Tokyo è nato quello spirito di emulazione che vedremo anche all’Europeo. E lui resta il favorito da battere. Sono curioso anche di vedere cosa ha imparato a Eugene Chituru Ali; e la Dosso se riesce ad allungare ancora un pezzettino, oltre gli 80 metri, vale la finale. Nei 200, Tortu sarà una delle cose più belle, quest’anno è andato sempre in progressione, vale un podio importante. Stessa cosa per Dalia Kaddari, mi aspetto conferme e sono curioso di scoprire Vittoria Fontana. Nei 400 tornano i nostri eroi feriti, Re e Scotti hanno smaltito il Covid e stanno molto meglio che a Eugene. Da loro mi aspetto un bel campionato europeo».
Tecuceanu è un vero talento, ma stia attento alla tattica di gara
Staffette Riscatto 4x100 Ma Tortu e Desalu...
«L’avete visto con l’elenco dei convocati, ho scelto di abbondare nelle staffette un po’ per non correre rischi, un po’ perché le batterie della 4x100 si corrono lo stesso giorno della finale dei 200 e non me la sento di chiedere a Filippo e Fausto (Tortu e Desalu, ndr) il doppio impegno. Jacobs? L'obiettivo è giocarsela con Inghilterra e Francia, immaginate se dovessimo correre dopo una vittoria di Marcell nei 100... Alle donne dico che è il momento di tirare fuori le unghie: se migliorano nei cambi non sono lontane dal podio, mentre per le due 4x400 l’obiettivo è la finale».
Ostacoli Bencosme c’è Occasione Folorunso
«Peccato che Luminosa Bogliolo non abbia più gare fino a Monaco. Mosetti ha fatto molto bene ai giochi del Mediterraneo. L’obiettivo, anche al maschile con Simonelli, è la finale, che non è a portata di mano. Nei 400 mi aspetto tanto da Bencosme e da Lambrughi che deve tornare vicino ai 49’’. Rimpiangeremo tanto l’assenza di Sibilio. Folorunso ha una delle occasioni più importanti della vita, anche se le avversarie sono le stesse o quasi del Mondiale».
Mezzofondo e fondo Crippa garanzia Cruccio Battocletti
«Negli 800 ripartiamo da Tecuceanu, un grandissimo talento. È un iper agonista, dopo la finale di Eugene era nero, impari a essere più accorto tatticamente. Anche Elena Bellò non è contenta del Mondiale e merita una finale da protagonista. Nei 1500 Meslek e Arese devono districarsi nel traffico, se ci riescono sono da finale. Ricordiamoci che i primi 5 ai Mondiali di Eugene erano europei. Al femminile ho scelto Cavalli e non Vissu perché ha la “cazzimma” e farà un grande Europeo. Mi aspetto lo stesso da Sabbatini e Del Buono, che appare ritrovata. Capitolo 5000 e 10000, Crippa ha grandi ambizioni, lo considero una punta di diamante della spedizione. Battocletti, invece, è un cruccio, senza infortuni avrebbe vinto l’oro. Deve ritrovarsi. Arnaudo è il futuro della maratona italiana, nei 10000 ha già fatto il record italiano under 23 e ora che si è laureata con 110 e lode avrà la testa più leggera. Quanto alle siepi, abbiamo tre rockstar come Abdelwahed e i gemelli Zoghlami che ambiscono al podio. L'esclusione di Feletto? Lo stimo molto, ma come potevo lasciare a casa uno come Ala che è arrivato 9° all’Olimpiade di Tokyo? Al femminile mi aspetto solo delle buone prove».
Ho tre rockstar nei 3000 siepi Possono puntare tutti al podio Antonio La Torre sui mezzofondisti azzurri