IN ARRIVO E SE PARTE RABIOT LA JUVE SCATTA SU PAREDES
Barça pronto a liberare l’olandese quasi gratis: oggi o domani il sì Il francese è indeciso sullo United
Da Francoforte a Barcellona il passo è breve. Mentre Federico Cherubini rosolava l’arrosto Kostic, in parallelo ieri l’uomo-mercato della Juve ha iniziato la preparazione del dessert Depay. E oggi a Torino contano di poter servire anche il dolce catalano, con l’attaccante olandese pronto a firmare un biennale con i bianconeri. Già lunedì i vertici juventini avevano avuto un abboccamento positivo con quelli blaugrana. Inutile dire che questa forte accelerazione è agevolata anche dai contemporanei problemi che il club di Laporta sta incontrando con la Liga. Il pesante fardello di debiti e, soprattutto, il mancato rispetto dei limiti sul monte stipendi frenano le operazioni in entrata della società spagnola. Ecco perché Memphis Depay diventa un esubero da far traslocare in gran fretta e a prezzi stracciati. Con questi presupposti il Barcellona è disposto a cederlo quasi gratis, con un indennizzo pressoché simbolico nonostante l’ex Lione sia ancora vincolato per una stagione. Il nodo principale resta, comunque, quello dello stipendio. Il giocatore è assistito dall’avvocato belga Sébastien Ledure, lo stesso che ha riportato Romelu Lukaku all’Inter.
La trattativa Ieri il legale e i suoi collaboratori dello studio Cresta hanno avuto un proficuo incontro a Barcellona con la dirigenza blaugrana. E ciò ha evidentemente alzato le quotazioni sul felice esito della trattativa. Nel pomeriggio, però, sono emerse le complicazioni di natura fiscale. La Juve è disposta a riconoscergli un contratto sino al 2024, in modo da usufruire dei vantaggi del Decreto Crescita: vale a dire lo sconto del 50% sulle tasse. Nel mezzo, però, ci sono gli stipendi che il Barcellona dovrebbe riconoscere a Depay e qualche arretrato su cui bisogna evidentemente fare chiarezza. Questioni perlopiù burocratiche, ma con un impatto economico. Ecco perché le due parti in serata hanno dovuto lavorare su approfondimenti specifici. Da qui un leggero rallentamento, ma resta l’ottimismo di fondo. Secondo le versioni positive addirittura la fumata bianca potrebbe arrivare in giornata. Ma è più probabile che ci sia un rinvio sino a domani. Un fatto è certo: quest’operazione ha dei vantaggi innegabili che permettono di contemperare le esigenze tecniche di Allegri e quelle economiche del club.
Rabiot in uscita Ieri invece la Juventus è stata solo spettatrice sul fronte Rabiot. Con lo United c’è stato già un dialogo concreto: i bianconeri valutano il centrocampista 20 milioni di euro e a Manchester non hanno posto obiezioni sull’argomento, anche perché hanno dovuto fare i conti con le titubanze della mamma di Rabiot, Veronique. Il francese chiede un triennale da oltre 10 milioni e vorrebbe la Champions League: così il suo assenso tarda ad arrivare. In ogni caso alla Continassa hanno messo a punto la strategia per il centrocampo. Nei giorni scorsi si era parlato di Davide Frattesi del Sassuolo per sostituire il francese, ma una riunione tecnica ha ribadito che semmai serve un rinforzo con caratteristiche differenti. Certamente ad Allegri piacerebbe di più la soluzione Paredes, che il
Psg guarda caso valuta 20 milioni di euro. Allo stato dei fatti, però, se Rabiot resta a Torino e Arthur non trova una sistemazione, è molto probabile che le operazioni in entrata in mezzo al campo si fermino qui.
Il rinnovo di Fagioli
In contemporanea, tra l’altro, stanno procedendo in maniera proficua le trattative per il rinnovo dell’emergente Nicolò Fagioli, attualmente legato per un solo anno. Gli exit poll juventini rassicurano sulla sua conferma nella rosa 2022-23, a dimostrazione del fatto che per il centrocampista piacentino c’è grande fiducia dopo la brillante esperienza a Cremona. In uscita, invece, sia Rovella che Miretti. Ma per tirare le somme occorre aspettare dopo Ferragosto. Se per Arthur si aprisse una porta, allora, la giostra ripartirebbe.
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