La Gazzetta dello Sport

TURBO BROZOVIC CI PROVA PER LECCE MA CON ASLLANI INZAGHI HA UN JOLLY Inter, registi allo pecchio

- Di Filippo Conticello

Il croato prova a recuperare dal guaio al polpaccio Alle sue spalle scalpita il baby albanese che è già più di un semplice vice-Brozo

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ai prima d’ora l’Inter aveva vissuto questa strana serenità: tutte le volte in cui Marcelo Brozovic avvertiva un problemino, anche minimo, i nerazzurri tremavano temendo il peggio. E l’anno scorso il peggio è puntualmen­te arrivato: in un mesetto senza il croato, uno scudetto che pareva vinto è scivolato via dalle tasche. Adesso, però, ad Appiano si vive con tranquilli­tà perfino una botta sul polpaccio di Brozo, l’uomo attorno a cui girano i destini nerazzurri. Ormai tutti si sono convinti che quel 20enne appena arrivato non è solo il suo sostituto, ma ne è l’evoluzione naturale: Kristjan Asllani non è un viceBrozo, ma è un oltre-Brozo. L’albanese scalpita, non vede l’ora di poter esordire dall’inizio già alla prima a Lecce, ma probabilme­nte dovrà calmare i bollenti spiriti: non ha ancora fatto scattare un vero allarme la botta presa da Marcelo in partitella, che gli ha impedito di saltare l’ultima amichevole a Pescara contro il Villarreal. Lunedì gli esami a cui si è sottoposto all’Humanitas di Rozzano hanno confermato un certo affaticame­nto e anche oggi il regista lavorerà a parte, ma il decorso va avanti bene. Nello staff medico nerazzurro c’è ottimismo: se tutto continuerà ad andare per il verso giusto, Brozo si metterà al centro dell’orchestra, nel ruolo in cui era (ma non è più) insostitui­bile. Se, però, ci fosse anche il rischio minimo, a quel punto Marcelo potrebbe passare la mano: troppo fitto il calendario per azzardare. A quel punto porte spalancate per Kristjan che vuole far dimenticar­e l’errore che ha regalato un gol al Villarreal sabato: in fondo, quella è stata l’unica prestazion­e scolorita in un precampion­ato in crescendo. Intanto, oggi nell’allenament­o congiunto col Sant’Angelo Lodigiano toccherà a lui.

Quasi opposti Asllani è un 20enne timido ed educatissi­mo.

Un toscano di poche parole: abituato a vivere con i genitori, fino a un anno e mezzo fa con i big della A giocava solo al Fantacalci­o. A Buti, il paesino nel Pisano di 5mila anime in cui è cresciuto da quando è arrivato dall’Albania a due anni, lo conoscono pure i sassi. Era una mascotte prima, figurarsi ore: una claque nutrita di “butesi” lo ha seguito nel precampion­ato, mentre Lecce è più lontana e i biglietti latitano. Al debutto ufficiale non assisterà il padre, ma il fratellino Leonardo di 11 anni sarà a tifare al Via del Mare. Brozovic è un quasi 30enne fresco di lauto rinnovo (6 milioni a stagione) e dal carattere estroverso, tendente al bizzarro.

Investitor­e in criptovalu­te ben prima degli ultimi guai interisti, prepara uno scherzo a Barella con lo stesso rigore con cui difende un pallone nel mezzo. Insomma, titolare e riserva vengono da pianeti diversi: per carattere, impossibil­e anche solo avvicinarl­i. E, invece, in campo, da subito parlano spontaneam­ente la stessa lingua. Anzi, giocano con la stessa audacia sfrontata: se c’è una cosa che Marcelo ha apprezzato del compagno è il coraggio nell’azzardo della giocata. L’osare anche a costo di prendere qualche rischio: l’errore di Pescara, in fondo, nasce da questo e non lo frenerà di certo la prossima volta. Anzi, sarà uno stimolo in più per cancellare lo sbaglio dagli occhi dei tifosi nerazzurri.

Il confronto

Il croato è un riferiment­o totale. Kristjan studia da Marcelo ma va oltre: con lui più spinta

Si spinge Sul concetto di rischio, unito a un movimento perenne, Brozo ha costruito la sua

fortuna: quasi nessuno riesce a governare come lui il centrocamp­o partendo da dietro, prendendo palla sulla linea dei difensori. Giocando per “posizione” e non solo per “ruolo”. Pure ad Asllani, però, hanno montato un motore sempre acceso: nella classifica di chilometri medi a partita in A, notoriamen­te dominata da Brozovic, il 20enne di Buti è arrivato settimo alla sua prima stagione di A. Guai a considerar­lo una copia in carta carbone del croato: Inzaghi alla Pinetina sta provando ad andare oltre, orienta le caratteris­tiche più in fase offensiva. Non sta nascendo un regista basso, ma un assaltator­e in più della mediana, vista la possibilit­à di interpreta­re più di un ruolo in commedia: Asllani si posiziona naturalmen­te in mezzo, ma non si sente scomodo nello scivolare come mezzala o addirittur­a nello spostarsi più avanti sulla trequarti. Un’Inter priva di Brozo resta, comunque, una creatura monca: senza il croato contro il Lecce mancherebb­e il compasso di Simone e per questo si lavora fiduciosi sul recupero. Se mancasse, sarebbe un pericolo, ma non certo un dramma come una volta: con Kristjan la squadra potrebbe pure guadagnarn­e in duttilità e imprevedib­ilità avanzata. Insomma, tutto dipende dal polpaccio ballerino di Marcelo, ma Asllani è comunque pronto per prendersi l’Inter già dal minuto 1 della sua stagione numero 1.

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 ?? GETTY ?? A caccia dello scudetto Simone Inzaghi, 46 anni, seconda stagione alla guida dell’Inter: lo scorso anno è arrivato a un punto dallo scudetto, mettendo comunque in bacheca la Supercoppa e la Coppa Italia, entrambe vinte contro la Juve
GETTY A caccia dello scudetto Simone Inzaghi, 46 anni, seconda stagione alla guida dell’Inter: lo scorso anno è arrivato a un punto dallo scudetto, mettendo comunque in bacheca la Supercoppa e la Coppa Italia, entrambe vinte contro la Juve
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