La Gazzetta dello Sport

Motori 2026: l’accordo c’è Ora il voto del Consiglio Fia

- Di Mario Salvini

Ipassi avanti, annunciati e/o attesi, il nuovo presidente della Federazion­e auto mondiale, Mohammed Ben Sulayem, li annuncia via Twitter. L’altro ieri l’aveva fatto relativame­nte alle nuove regole per limitare il porpoising, quelle della Direttiva Tecnica 39 in vigore da Spa e quelle per il 2023. Ieri ha rivelato che l’iter per arrivare a definire le specifiche delle power unit da utilizzare a partire dal 2026 sta (finalmente) facendo progressi. «Negli ultimi 18 mesi – ha scritto Ben Sulayem sul social network - la Fia ha lavorato duramente con tutte le parti interessat­e per creare nuovi ed entusiasma­nti motori, che il Wmsc sta ora esaminando. Sono orgoglioso dei loro sforzi, che consentono l’ingresso di nuovi concorrent­i e una maggiore competizio­ne». Il Wmsc, ovvero il World Motor Sport Council: significa che dal dibattito tra Federazion­e e costruttor­i (Ferrari, Mercedes, Renault, Red Bull) è scaturito un accordo: il regolament­o sui motori da montare sulle monoposto dal 2026 dunque c’è, magari con qualche ultimo dettaglio da definire, ma è pronto. Ora però deve passare al voto del Consiglio Mondiale, atteso per martedì 16. Così da dare il via libera al regolament­o, conditio sine qua non per l’ingresso di nuovi costruttor­i in F.1, segnatamen­te Porsche e Audi, che sono pronte, ma che avevano bisogno di garanzie. Di indicazion­i definite sui nuovi regolament­i relativi ai motori, in modo da entrare in competizio­ne senza subire – o subendo il meno possibile – gli effetti del gap tecnico nei confronti di chi in F.1 c’è da tempo. Indicazion­i attese per fine giugno e che, tardando, hanno irritato i due marchi facenti capo a Volkswagen.

“Nuovi Costruttor­i” Le power unit dal 2026 resteranno ibride, col bioetanolo come carburante e con un solo motogenera­tore, la Mgu-K, il sistema che recupera energia cinetica dalle frenate. Mgu-K che dovrebbe aumentare la propria incidenza sulla potenza complessiv­a della power unit stessa dal 25% al 50%, al pari dunque di quella generata dal motore termico (V6 da 1600 cmc). Sparirà invece la Mgu-H, che recupera energia cinetica dalla rotazione della turbina: un sistema ritenuto troppo costoso. In ossequio alla filosofia del budget cap, il tetto di spesa che dal 2026 sarà esteso alle motorizzaz­ioni. Resta l’enigma relativo allo status di “nuovo costruttor­e” da riconoscer­e - o meno - ai due marchi tedeschi, specie a Porsche che, come è stato reso noto nei giorni scorsi, ha acquisito il 50% di Red Bull Technologi­es, assorbendo di fatto il know-how del team (e di Honda...).

 ?? ?? Vertici Da sin. Mohammed Ben Sulayem (60 anni, n°1 Fia) e i presidenti di Liberty e Ferrari, Greg Maffei e John Elkann
Vertici Da sin. Mohammed Ben Sulayem (60 anni, n°1 Fia) e i presidenti di Liberty e Ferrari, Greg Maffei e John Elkann

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