Di Maria ricarica
a prima volta di Angel Di Maria all’Allianz Stadium sarà nella calura del giorno di Ferragosto, in una serata che di solito in Italia non è dedicata al calcio ma quest’anno, col Mondiale invernale che incombe, è tutto un po’ particolare. La prima volta di Dusan Vlahovic fu in pieno inverno, nel gelo del febbraio piemontese: 2-0 al Verona con rete sblocca partita dell’attaccante serbo. Massimiliano Allegri lo mandò in campo pochi giorni dopo il suo sbarco a Torino, non la normalità per un allenatore che ha sempre mille cautele con i nuovi, ancora di più se giovani. Di Maria è diventato bianconero più di un mese fa e ha avuto tutto il pre campionato per ambientarsi e dimostrare che questa squadra non può fare a meno di lui, della qualità tanto invocata dal tecnico bianconero che serve alla Signora per rimettersi alla pari con le migliori della Serie A. Dusan e Angel hanno avuto poco tempo per trovare l’affinità di coppia, visto che il numero 9 ha saltato i primi due test della tournée Usa perché in fase di recupero dopo la pubalgia. Di Maria gli ha già regalato assist che non si sono trasformati in gol, Vlahovic cerca ancora la prima rete della stagione e se arrivasse nel giorno della prima sarebbe il top. Insieme proveranno a rilanciare le ambizioni di una Juventus che parte incerottata e orfana della stella Pogba, ma ha come obiettivo dichiarato quello di tornare a lottare per lo scudetto.
Fiuto e fantasia Dusan è l’uomo scelto dalla dirigenza bianconera per avviare il nuovo corso, il simbolo della Juventus del presente e del futuro, coriaceo e pugnace, con lo stesso Dna della Signora. Un cyborg programmato per raggiungere la perfezione. Uno è alto e muscoloso, l’altro (Di Maria) è sgusciante e imprevedibile, tutto idee, raffinatezze e fantasia. Il Fideo suggerisce, Dudu (soprannome scelto da Pogba, che a Dusan non dispiace) finisce. Per caratteristiche sono perfetti per completarsi in campo e regalare gioie ai tifosi bianconeri.
Amico Fideo Di Maria dal 2010 a oggi è il terzo giocatore ad aver fornito più assist nei top 5 campionati europei, meglio di lui hanno fatto solo Messi e Muller. Nell’ultima stagione con il Psg l’argentino ha avuto un rendimento nettamente superiore alla media per assist, occasioni create e cross, ciò che è mancato alla Juventus. È il giocatore perfetto per Allegri, che al reparto offensivo ama lasciare ampia libertà: il Fideo parte da destra per poter rientrare sul sinistro, il suo piede forte, ma è abituato a muoversi su tutto il fronte dell’attacco. La sua missione è cercare spazi in cui infilarsi per creare la superiorità