ASSALTO A NDOMBELE RASPADORI PIÙ VICINO È ARRIVATO SIMEONE Il Napoli non si
Il Tottenham apre al prestito per il centrocampista francese. Alzata a 29 milioni l’offerta al Sassuolo per l’attaccante
assi avanti in tutte le direzioni, per gli obiettivi messi nel mirino. Il Napoli si prepara ai botti per essere fra i protagonisti di questo finale di mercato. L’accelerata più importante c’è stata sulla trattativa col Tottenham per il centrocampista francese Tangui Ndombele, 26 anni: il club inglese ha aperto al prestito (si discute sulla formula: secco o con diritto di riscatto) mentre il giocatore appare interessato a questa prospettiva, che gli consentirebbe di restare in Champions e rilanciarsi, magari da protagonista in un nuovo campionato. Voci dall’Inghilterra lo davano ieri in Italia proprio per trattare col Napoli. Ma al momento non è questo il punto. Il nodo è l’ingaggio: il mediano di origini congolesi prende 8 milioni di euro netti, una cifra completamente fuori parametri per il club di De Laurentiis e qui dovrebbero intervenire gli Spurs per facilitare la trattativa. Pare che ci sia apertura anche in questo senso però ci sono diversi angoli da smussare. Di fatto il club azzurro sta puntando forte su Ndombele e stavolta l’affare non sarà vincolato – come capitato per altri ruoli – alla cessione di un altro centrocampista. Anzi, per completare lo scenario di mercato, il Napoli intende dare Ndombele appena possibile a Spalletti e questo metterebbe pressione a Fabian Ruiz e ai suoi agenti. A De Laurentiis non stanno piacendo i tira e molla: lo spagnolo vada al
Psg o accetti il rinnovo con gli azzurri, altrimenti rischierà seriamente di restare ai margini della prima squadra, come avvenne a Milik. Ma c’è tempo per trovare una soluzione condivisa.
Come Anguissa Il possibile acquisto di Ndombele, potrebbe diventare il bis dell’ingaggio a sorpresa di Frank Anguissa allo scadere del mercato dell’estate scorsa. Si tratta di quei colpi che il direttore sportivo Cristiano Giuntoli è abituato a piazzare a fine mercato. Il centrocampista camerunese è stato una delle maggiori sorprese della passata stagione e il Napoli lo ha riscattato a 15 milioni, concludendo un ottimo affare. Il francese è diverso: più regista, con visione di gioco e verticalizzazioni, capace pure di inserirsi maggiormente in zona gol. Ma c’è un fattore importante ad accomunarli, la mancata esplosione in Premier che li ha fatti collocare in una sorta di seconda fascia. Anguissa finì in Spagna per ritrovarsi, Ndombele è rientrato per sei mesi al Lione dove era esploso qualche anno fa.
Raspa si avvicina Passo in avanti anche nel braccio di ferro con il Sassuolo per l’acquisto di Giacomo Raspadori. Il Napoli ha portato l’offerta sulla parte fissa da 28 a 29 milioni di euro, ma chiede che venga accettata la propria impostazione sui bonus, non tutti facilmente raggiungibili. Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, ieri a Radio Radio sull’affare ha detto: «Raspadori al Napoli? Può essere che non si concluda nulla». Schermaglie, perché l’esperto dirigente sa benissimo che la pressione dell’attaccante, attraverso il proprio agente Tullio Tinti, è per andare subito al Napoli. E
Con gli Spurs
far saltare l’affare potrebbe anche risultare un boomerang. Il Napoli non ha fretta particolare e aspetta che i tempi maturino. Specie dopo che il Sassuolo ha concluso l’affare Pinamonti in entrata. La prossima settimana la trattativa dovrebbe trovare una soluzione.
Ecco il Cholito Intanto ieri è stata conclusa l’operazione con il Verona per il passaggio in prestito con diritto di riscatto di Giovanni Simeone al Napoli. Il centravanti argentino ha fortemente voluto questa soluzione e ieri è apparso raggiante: quando al mattino ha svolto le visite mediche a Roma, Villa Stuart. E poi quando nel pomeriggio ha messo piede nella sua nuova casa: il centro sportivo di Castel Volturno. Oggi, se non ci saranno intoppi, il suo trasferimento sarà ufficializzato col tradizionale tweet del presidente. Se così sarà il centravanti potrà allenarsi con i nuovi compagni e partire per la trasferta di Verona, come vorrebbe il tecnico Luciano Spalletti che, con le partenze di Mertens e Petagna, si ritrova con il solo Victor Osimhen come prima punta senza alternative. L’acquisto dell’argentino, pur non essendo in partenza un titolare, è di quelli che scalda i cuori dei tifosi finora freddini e scettici sulla campagna acquisti del club dopo le partenze di giocatori-simbolo come Koulibaly, Insigne e Mertens. Ma se arriveranno, oltre a Simeone, anche Raspadori e Ndombele, oltre a un portiere (con Navas si discute sull’ingaggio, ma ancora si è lontani), non si potrà dire che la società non abbia fatto un grande sforzo per restare competitiva.
TEMPO DI LETTURA 3’40”