La Gazzetta dello Sport

Nuotiamo nelle medaglie Mai visti degli Europei così

- Di Valerio Piccioni

Ma non dovevano essere gli Europei della nostalgia, dei rimpianti, dei ricordi? E invece no. Anzi, Federica Pellegrini ha il diritto di sentire un po’ sue tutte queste vittorie ed emozioni azzurre. È intorno alla sua scia in questi anni che il nuoto italiano ha moltiplica­to i suoi personaggi e i suoi successi. Qui, però, si sta andando oltre ogni immaginazi­one. Al Foro Italico sembra maggio per il fiume di gente, modello Internazio­nali di tennis, che affolla gli spalti.

Dallo stadio Pietrangel­i, riempito d’acqua per il nuoto artistico che ieri ha visto un altro successo di Giorgio Minisini con Lucrezia Ruggiero (ed è arrivato anche il bronzo di Linda Cerruti e Costanza Ferro), alle gare in piscina nell’impianto principale. Dove si nota, a colpo d’occhio, una cosa: ci sono tantissimi ragazzini. Per uno sport che ha sofferto maledettam­ente il buio della pandemia con il lungo black out delle piscine, è un risultato strepitoso che può fare felice il tandem organizzat­ivo Federnuoto-Sport e Salute. Prima di tutto chapeau ai campioni. Non sai da dove cominciare, forse da Greg,

perché questa filastrocc­a di medaglie ha un suo pifferaio magico. C’è nell’eclettismo di Paltrinier­i, a metà fra mare e piscina, una specie di invito al coraggio. E di coraggio ne hanno

in abbondanza alcuni ragazzi scatenati che non se la fanno sotto sul palcosceni­co. Al contrario, si esaltano. Come ha fatto Benedetta Pilato.

Ha 17 anni, ma sembra già da una vita in acqua. Ha trionfato in quei 100 rana dove abbiamo trovato pure l’argento di Lisa Angiolini, della serie chi la dura la vince, al più bel risultato di una lunga carriera.

Questi Europei sanno davvero di futuro. Qualcuno invita a considerar­e l’assenza di qualche pezzo grosso, il divieto che ha escluso russi e bielorussi, la stagione post olimpica che nel nuoto è sempre faticosa per molte stelle. Ma avete visto che cosa ha combinato un altro diciassett­enne, quel David Popovici, romeno, che ha stampato il nuovo record del mondo sulla distanza più classica, quella dei 100 stile libero? Una roba super perché quel primato era figlio niente meno che dei Mondiali di Roma, il brasiliano Cielo l’aveva stabilito 13 anni fa. Una gara da dire «io c’ero», come può fare Alessandro Miressi, bronzo. Se Popovici è in cima al mondo c’è un altro talento che in queste ore ha cominciato a “studiarla” quella vetta.

Lorenzo Galossi ha addosso la stoffa di chi andrà lontano. Lui di anni ne ha 16. Di certo di timidezza in acqua non se ne vede, anche per il tipo di copione che gli piace e che lo candida al titolo di mago delle rimonte. Prima metà di attesa, seconda a tutta. Anche con le parole non gli piace usare troppo il freno. Ieri, dopo il bronzo, ha detto chiaro e tondo che aveva pensato al titolo di vice Paltrinier­i. Di tempo, questo è sicuro, ne ha. Avrà tempo pure per seguire la sua Roma, la Roma di Mourinho e di Dybala, una delle sue passioni. Ieri, però, ai microfoni della tv, ha detto qualcosa del tipo: «Oggi parliamo di noi». Un «noi» largo, capace di comprender­e tutta la nuvola magica che si sta posando sul Foro in questi giorni. Un «noi» che promette bene. Spiegato dalle parole di Paltrinier­i. Quasi un manifesto programmat­ico: «Ci sarà da divertirsi».

 ?? ?? Smalto azzurro Benedetta Pilato, 17 anni (a sinistra) e Lisa Angiolini, 27, festeggian­o in acqua l’oro e l’argento dei 100 rana agli Europei di Roma
Smalto azzurro Benedetta Pilato, 17 anni (a sinistra) e Lisa Angiolini, 27, festeggian­o in acqua l’oro e l’argento dei 100 rana agli Europei di Roma
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