La Gazzetta dello Sport

La strana gara di Raspadori Vicino a Torino ora c’è il Napoli

Con gli azzurri l’accordo è a un passo ma si tratta ancora sui bonus. E la punta aspetta

- Di Carlo Laudisa

Èdavvero strano il destino. Poco meno di un anno fa la Juventus si era fatta avanti per Giacomo Raspadori nei giorni della tempesta, quelli del traumatico addio di Cristiano Ronaldo. Nell’agenda di Federico Cherubini c’era anche Gianluca Scamacca, ma il verdetto di Giovanni Carnevali fu molto netto: «Non vendo nessuno, ho già sacrificat­o Locatelli. E comunque servono 40 milioni per ciascuno di loro». Oggi per la sfida all’Allianz Stadium Raspadori è tra gli 11 eletti del Sassuolo chiamati a sbarrare la strada alla formazione di Max Allegri. Ma sarà davvero così? Chi vive da vicino le ore frenetiche della trattativa con il Napoli giura che Dionisi all’ultimo momento potrebbe optare per una soluzione intermedia, cioè lasciare Giacomo in panchina: da utilizzare solo in caso di assoluta necessità.Una cautela evidenteme­nte resa necessaria dai clamori di questi giorni, con l’intesa ormai davvero ad un passo. Da un lato si preferisce lasciare tranquillo il giocatore, dall’altro lo si vuol preservare dal punto di vista atletico.

Le mosse Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli in questa fase hanno scelto di evitare rotte di collisione con il manager neroverde. Non avvertono l’esigenza di creare un caso diplomatic­o, con il rischio di perdere tempo prezioso. Anche perché è Tullio

Tinti, l’agente dell’attaccante bolognese, a fare da tramite per un affare che in questo momento vede le parti davvero vicine. Addirittur­a per la parte fissa la differenza è di appena 1 milione di euro: 29 messi sul piatto dagli azzurri, 30 quelli chiesti dagli emiliani. Il vero nodo sono i bonus. Il Sassuolo chiede di legarli al rendimento di Raspadori e questa cosa non va molto a genio alla contropart­e, anche allo stesso Jack: il talento a cui Spalletti vuol assegnare un ruolo importante nella stagione della rinascita. La vigilia dell’impegno per la prima giornata di Serie A ha consegnato una fatale pausa di riflession­e, ma è chiara ormai la posizione del club acquirente. Il salto a 30 milioni è più o meno scontato, sempre che Carnevali accetti di rendere più impegnativ­i quei bonus, ora troppo morbidi.

Braccio di ferro Ad esempio il Napoli aveva proposto di legare un surplus di 2 milioni alla qualificaz­ione del club in Champions League (2 volte nei prossimi 5 anni). Il manager della famiglia Squinzi verrà incontro agli azzurri su questo punto? C’è poi la questione delle presenze e dei gol di Raspadori. In carriera sinora Jack ha sempre superato quota 15 tra reti e assist: in tal modo sarebbe troppo semplice indicare questo obiettivo per alzare il tetto degli incentivi. Qualunque sia l’esito di questo braccio di ferro si può dire sin d’ora che l’affare Raspadori è tra i più costosi nel mercato in corso. Solo la Juve ha speso di più per Bremer (41 più 9 di bonus a Torino), mentre per De Ketelaere il Milan ha investito una cifra simile: 32 milioni più 3 di bonus. In ogni caso l’imminente cambio di maglia di Raspadori segue a ruota.

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Giacomo Raspadori, 22 anni, è al Sassuolo dalla stagione 2009: ha iniziato con le giovanili per esordire in Serie A nel maggio 2019. Ha segnato alla Juve nella scorsa stagione
LAPRESSE A segno con la Juve Giacomo Raspadori, 22 anni, è al Sassuolo dalla stagione 2009: ha iniziato con le giovanili per esordire in Serie A nel maggio 2019. Ha segnato alla Juve nella scorsa stagione

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