La Gazzetta dello Sport

Si emoziona e premia i suoi 200 «Una giornata fantastica»

Pellegrini: «Mi sono commossa per Pizzini, che brava la Scalia. E il mio Matteo che li allena...»

- LA MADRINA di Mario Canfora FAMA

Atutta Fede. Il livello di popolarità della Pellegrini non ha eguali nel nuoto e non solo. Si comprende da come lo Stadio qui al Foro sia tutto per lei, quando viene chiamata a premiare le atlete della sua gara, quei 200 stile libero vinti in questa stessa piscina col record del mondo che ancora resiste a distanza di 13 anni. L’olandese Steenberge­n ieri si è presa l’oro nuotando quasi 4 secondi più lenta di quel magico 1’52”98 che fece impazzire il pubblico romano: giusto per far capire che impresa clamorosa fu.

Telecamere In precedenza, però, era toccato anche a lei sciogliers­i. «Colpa» del bronzo dell’amico Luca Pizzini. Si sono allenati per anni insieme, hanno condiviso tante manifestaz­ioni e ancora oggi mantengono vivi i contatti perché Luca è guidato dal suo prossimo marito Matteo Giunta. Le telecamere sono impietose, colgono l’attimo in cui lei si asciuga una lacrima. È commossa davvero. E in questo c’è tutta la generosità di Fede. «Sì, Pizzini m’ha emozionato tanto da farmi uscire qualche lacrima - ammette -, perché era molto difficile conquistar­e una medaglia. Ha 33 anni, è alla fine della sua carriera e tra poco diventa papà. Ci siamo allenati tanti anni insieme, quindi è stato emozionant­issimo e sono contenta davvero per lui». Non si è persa una gara del pomeriggio, Fede. Sempre accanto a Matteo prima di scendere giù per la premiazion­e dei 200. Ha quindi visto anche l’argento di una splendida Silvia Scalia. «È stata brava ad avere un livello molto alto rispetto alla semifinale di sabato. E poi, fatemelo dire, sono contenta per Matteo: Luca e Silvia sono allenati da lui, sa bene i sacrifici che si fanno per arrivare a questi risultati. Insomma, meglio di così non poteva andare».

Entusiasmo Mancava la ciliegina sulla torta. L’oro, magnifico, della staffetta 4x100 stile. Anche qui si è visto Federica fare un tifo da matti, accompagna­ndo le quattro frazioni con grande entusiasmo. «La staffetta era però una certezza, questi ragazzi sono straordina­ri, l’oro non è stato certo una sorpresa». Uscita dallo Stadio del Nuoto, le tocca fermarsi a uno stand di uno degli sponsor per firmare autografi e farsi scattare i soliti immancabil­i selfie. E qui si capisce ancora di più la popolarità di Fede. Una fila clamorosa, lunghissim­a. Tanto che molti genitori, «spaventati» dalla situazione, desistono. Lei si mette dietro il bancone da vera padrona di casa e dispensa sorrisi a tutti. Non ci sono solo bambini, attenzione. Ma anche persone di mezz’età che vogliono farsi una foto con lei. Giusto così. È pur sempre la sportiva italiana più famosa al mondo da quel 29 luglio 2009, quando fu la prima di sempre a scendere sotto il muro del minuto e 53” nei 200 stile.

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