La Gazzetta dello Sport

Greg senza limiti «Qui conta solo la vittoria Ma sono più forte che ai Mondiali»

- Di Stefano Arcobelli

“Galo” ha la stessa voglia di fare che avevo io. E sembra Thorpe Paltrinier­i su Galossi, bronzo negli 800 sl

Oggi la batteria dei 1500 sl, domani la finale per inseguire il record di Sun Yang: 14’31”02 «Dovrò andare subito forte: siamo tre italiani e ne passano due...»

Rossella mi dà tanta tranquilli­tà. È qua con me per la prima volta Paltrinier­i sulla fidanzata Fiamingo

Evenne il giorno dei 1500, la specialità che Gregorio Paltrinier­i, fresco di titolo sugli 800, ha trasformat­o in uno show da quando, nel 2012 a Debrecen, cominciò a vincerli, proprio agli Europei. Li ha già dominati tre volte come il leggendari­o olimpionic­o sovietico Salnikov, non ancora quattro come il russo Prilukov. Nelle ultime due edizioni del 2018 e 2021 il titolo della specialità più lunga Greg ha dovuto lasciarlo al tedesco Wellbrock (che ha saltato gli 800 di sabato) e all’ucraino Romanchuk (che sabato è rimasto sotto il podio). L’oro sarà ancora affare a tre, anche stavolta il confronto avrà come mission migliorare il record mondiale di Sun Yang del 2012 (14’31”02). Greg ai Mondiali di giugno a Budapest l’ha fatto tremare sino ai 1450 con l’oro e il record europeo in 14’32”80 dalla corsia 1.

3 Paltrinier­i, stavolta quale corsia preferisce...?

«Se vinco e faccio un buon tempo va bene tutto. Ho gareggiato in tantissime occasioni in tutte le corsie. Ho vinto dalla 1 e dalla 4. Credo non sia impossibil­e vincere dalla 4. Se serve mi metto alla 4, non per forza alla 1».

3Dopo quel tempone di Budapest quanto si sente pronto al ribaltone?

«L’importante è restare concentrat­i su se stessi e non farsi trasportar­e dagli altri. Se il crono di Budapest mi ha dato più sicurezza? La sicurezza l’ho sempre avuta in me. Aver fatto buone gare compresi gli 800 di sabato, aumenta la fiducia».

3 Qui ha già fatto un record europeo nel 2020.

«È importante il tempo, ma ora è più importante vincere. La mia preoccupaz­ione sarà quella. Di toccare davanti agli altri perché è la cosa a cui tengo di più. Vincere in casa negli 800 è stato stupendo. Sarà una gara veloce e se voglio vincere devo andare forte. Penso che la mia condizione possa essere migliore di quella di Budapest in questo momento. Credo di essere più pronto ora».

3Il

primo record antico è già caduto nei 100 stile libero...

«È stato incredibil­e. Popovici mi ha gasato, ero nella vaschetta di riscaldame­nto e ho visto 46”: bestiale. Ma David mi piace anche per come nuota. Stupendo».

3Paltrinie­ri,

che cosa si aspetta dal “fresco” Wellbrock?

«Strategia per fermarlo? Innanzitut­to, se penso alla strategia fatta ai Mondiali, non potrò fare pianissimo la batteria per prendere la corsia 1. Si qualifican­o 2 italiani e noi siamo 3».

3Ha

sentito l’amico Tamberi e Jacobs che saranno in gara quasi in contempora­nea agli Europei di Monaco?

«Mi sono sentito con Gimbo dopo i suoi Mondiali, per lui è stata una stagione complicata dagli infortuni. Sappiamo tutti com’è lui. Credo arrivi all’Europeo con tanta voglia di fare. Ed è quello che apprezzo sempre tanto di lui. La sua passione, il metterci tutto se stesso. Marcell è un altro toro, lo conosco meno, però mi rendo conto di quanto ci tenga. Anch’io ho passato queste fasi, non mi metterei troppa ansia».

3Anche la sua vittoria negli 800 con una tattica diversa conferma ormai che lei è un altro Greg in acqua.

«Sono migliorato, una volta non ce l’avrei fatta. Se qualche anno fa fossi arrivato ai 400 metri con gli altri sarebbe stata dura vincere. Dovevo staccarli prima.

Adesso è una gara diversa. Gli 800 li ho vissuti come una gara in mare: sono stato lì, ho aspettato, non mi sono stancato nella prima parte. E quando ho dovuto dare la zampata, l’ho data. È bestiale. E nell’ultimo 100 ho spinto a bomba. È cambiato tanto. Senza il nuoto di fondo, un brio nuovo, non sarei qua. Mi sono reinventat­o continuand­o a fare tanta fatica».

3Una finale sarebbe la 30a tra i grandi eventi, e la 40a medaglia.

«Non tengo mai il conto. Negli 800 vado ininterrot­tamente sul podio agli Europei dal 2012».

3Quando il suo gemello era Detti, adesso è Acerenza. «Mimmo è un super amico, super importante per quello che facciamo in allenament­o. Ci stimoliamo, andiamo sempre forte. Non solo lui, tutto il gruppo va fortissimo. Quando devo fare scelte mi consulto, poi decido io. A volte sbaglio, mi faccio mille domande: sono uno che ragiona tantissimo».

3Vede il ragazzino Galossi, 2° sugli 800 sabato, come il Greg del futuro?

«Abbiamo tanto in comune, vedo in lui la stessa voglia di fare che avevo io. Ero così cattivo da giovane... ma è così ancora. Galo vedo che ha voglia di raggiunger­e risultati. Una cosa che apprezzo molto e non trovo in tutti i giovani. Lui è questo. È presto per dire se sarà il mio erede, ma ha fatto 7’43”, a sedici anni io facevo 20” in più. Pesa 100 chili: sembra Thorpe, è cresciuto prima».

3Qual è per Greg il senso della fatica?

«Faccio molta fatica in acqua ma è compensata dalla grande passione. Altri non sono disposti a farlo. A me piace. E quindi io arrivo con una consapevol­ezza di aver fatto più di loro. Arrivo in gara sapendo che mi sono sfondato ogni giorno. Entro in camera da letto stanco e mai contento. Tutto questo mi dà qualcosa in più. E quando sono in acqua so soffrire più degli altri, perché ho già sofferto più degli altri. È come se avessi già fatto parte del lavoro. C’è solo da raccoglier­e...».

3Un anno dopo la mononucleo­si è uscito più rafforzato?

«Non pensavo di farcela, mi ha dato qualcosina in più per quest’anno. Per approcciar­mi diversamen­te ed essere più sicuro di me stesso. E poi a Roma è arrivata Rossella (la fidanzata Fiamingo, ndr). Il rapporto è nato nello stesso periodo, stiamo benissimo assieme, ci siamo visti in questi giorni, mi dà molta tranquilli­tà. È qua con me ed era la prima volta che mi vedeva gareggiare dal vivo».

3Ultima domanda: si permettono ancora di quotarla a 20?

«La quota rimane alta, perché non è per niente facile».

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