La Gazzetta dello Sport

IDENTIKIT Ha vinto 2 ori all’Olimpiade

84 kg

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NATO A EL PASO (TEXAS, USA) IL 26 SETTEMBRE 1994 SOCIETÀ FIAMME ORO

ALTEZZA 186 cm

●Jacob⏻ è nato negli Usa da padre statuniten­se e madre italiana, con cui si è trasferito da bimbo a Desenzano (Brescia). Corre per le Fiamme Oro ed è allenato da Paolo Camossi. Nel 2021 ha vinto gli ori olimpici dei 100 (in 9”80, record europeo) e della 4x100 oltre al titolo degli Europei indoor (60 metri). Nel 2022, prima di ieri, suo l’oro sui 60 ai Mondiali indoor (in 6”41, record europeo). Ai Mondiali di Eugene, a luglio, aveva rinunciato alla semifinale per un infortunio spettacolo, c’è anche Nicole: il prossimo 17 settembre diventerà la signora Jacobs. Marcell eguaglia il primato di una manifestaz­ione che vanta 24 precedenti: era dello stesso Hughes, di quando si impose a Berlino 2018. Resta lontano 15/100 dal proprio record europeo, stampato proprio in occasione dei Giochi nipponici. Ma che importa? Lui e il greco Miltiadis Tentoglou, che pressoché in contempora­nea vince il lungo con 8.52, sono i primi dei 12 campioni olimpici individual­i di Tokyo in gara a Monaco a conquistar­e anche l’oro continenta­le. «In verità - ammette - speravo di fare qualcosa meglio, di scendere sotto i 9”90. Forse mi ha frenato il fastidio al polpaccio e comunque ho provato sensazioni migliori in semifinale».

Bravo Ali La festa tricolore è completata dalla presenza tra i magnifici otto di Chituru Ali. Il 23enne finanziere comasco allievo di Claudio Licciardel­lo, ex primatista nazionale dei 400, è secondo nella propria semifinale in 10”12, preceduto di 2/100 dal britannico Reece Prescod. Il crono vale il personale, migliorato di 3/100 e il settimo posto nella lista nazionale all-time, con sorpasso ai danni di Fabio Cerutti e Lorenzo Patta. Solo in due occasioni c’erano stati due azzurri nella finale della specialità regina: a Budapest 1966, con Ippolito Giani quinto e Pasquale Giannattas­io ottavo e a Barcellona 2010, con Emaneule Di Gregorio settimo e Simone Collio ritirato. Poi Chituru, in finale, si perde un po’ via, ottavo in 10”28. Ma il momento magico dello sprint italiano continua.

Dediche «Non ho mai pensato di dover rinunciare agli Europei - sorride Jacobs - erano diventati l’obiettivo dopo la rinuncia ai Mondiali. Dedico il successo a chi è con me, ma anche a chi è contro di me. Mi fa da stimolo. Il futuro? La staffetta di venerdì con la finale di domenica, un paio di meeting e il matrimonio. Un bel programma, no?».

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