La Juve HA FRETTA
Rabiot chiede troppo allo United e per ora frena l’assalto all’argentino. Addio al Barça dell’olandese: in ballo due milioni di premi PAREDES ALLA REGIA, PER L’ATTACCO DEPAY: ALLEGRI VUOLE I BOTTI
Troppi semafori rossi (per ora) agli incroci tra Torino, Parigi, Barcellona e Manchester. In parole chiare, le resistenze di mamma Veronique Rabiot alle offerte dello United e il braccio di ferro tra i vertici catalani e i rappresentanti di Memphis Depay stanno rallentando le operazioni in entrata della Juventus. Anche l’ingaggio del centrocampista Leandro Paredes dal Psg all’improvviso si complica, nonostante le grandi aspettative nate nelle ultime ore. Eppure la Juve non si rassegna, è decisa a chiudere la campagna di rafforzamento: come promesso a Max Allegri. Il più in fretta possibile. Ma le difficoltà sono oggettive, visto che i contorni economici di queste operazioni obbligano a incastri chirurgici.
Rebus punta La vicenda di Depay è per molti versi kafkiana. Il giocatore una settimana fa ha espresso con convinzione la volontà di trasferirsi a Torino, ma strada facendo sono sorti ostacoli imprevisti. A cominciare dalla questione risoluzione con il Barcellona. Ballano i premi, mancano all’appello almeno un paio di milioni. E l’olandese prima di fare le valigie vuole avere chiarezza sull’argomento. Tant’è vero che il suo legale Sebastien Ledure è in contatto continuo con gli uomini di Laporta ormai da giorni, anche se la fumata bianca ancora non si intravede. Nel mezzo ci sono anche le distrazioni arrivate dalla Premier (Chelsea e Tottenham), senza trascurare i dubbi dei catalani che sono in attesa anche per la possibile uscita di Aubameyang in direzione Chelsea: in tal caso Memphis rimarrebbe in Catalogna. Dunque sbrogliare la matassa è cosa complicata. E lunga. Eppure ieri sera alla Continassa qualcuno rimaneva fiducioso, sperando in un’improvvisa schiarita nel giro di 24 ore: in modo da chiudere l’operazione già domani, permettendo all’olandese di rendersi disponibile per la trasferta in casa Sampdoria. Sarà scaramanzia, sarà cautela, ma dalla sponda del giocatore sono meno ottimisti.
Alternative Insomma, è concreto il rischio stallo. È il motivo per cui nel quartier generale juventino stanno cominciando a guardarsi intorno. La soluzione più semplice è a due passi: Andrea Belotti, ormai disoccupato. Lo ha cercato la Roma, ma i giallorossi non chiudono se non cedono l’uzbeko Shomurodov. E in questa situazione c’è il rischio concreto di un’asta con la società dei Friedkin. Concomitanze che in questo momento sconsigliano un ingresso in scena bianconero in grande stile: senza dimenticare che l’eventuale ingaggio dell’ormai ex goleador granata comporterebbe inevitabili strascichi di polemiche. Quindi la sua candidatura trova spazio nelle riflessioni juventine, ma ancora non riesce a farsi largo. In attesa che qualcosa accada nei paraggi.
Ingorgo Il bivio di Ferragosto ha portato un brusco rallentamento nel dialogo tra i dirigenti del Manchester United e la famiglia Rabiot. Quando la trattativa era entrata nel vivo, con sostanziali aperture degli inglesi, la mamma-agente di Adrien ha di fatto congelato la trattativa. Sarebbe esagerato parlare di rottura, ma ieri tutti gli attori in scena hanno dovuto prendere atto dello stop. La tattica del francese mira a spuntare un ingaggio ancora più ricco? È possibile. Così alla Juventus prendono atto dell’intoppo senza fasciarsi la testa prima del tempo. Nulla di più facile che l’ex Psg si decida alle ultime battute. E ciò spiega perché il responsabile dell’area sportiva Federico Cherubini e i suoi collaboratori continuano a tenere stretti i rapporti con l’entourage di Paredes, impaziente di diventare bianconero: i suoi post sui vari social lo confermano. Le voci parigine secondo cui i dirigenti del club francese avrebbero aperto a una cessione in prestito dell’argentino non trovano per ora conferma a Torino. Servono sempre 20 milioni per arrivare con certezza a Leandro: guarda caso quelli messi in preventivo con lo United per il trasferimento di Rabiot in Inghilterra. E comunque in questa partita non va mai dimenticato il ruolo del brasiliano Arthur, tornato ad allenarsi con i compagni alla Continassa. Il Valencia ha un budget risicato e Rino Gattuso un po’ si è rassegnato a rinunciare al regista, ma soprattutto gli spagnoli devono prima cedere un extracomunitario per poter far posto all’ex Barcellona. Se non è una tela intricata questa...