La fabbrica Dell’oro
MARTINENGHI-PANZIERA STORICO BIS «QUESTA ITALIA HA CAVALLI DI RAZZA...» Tete e Margherita sbancano vincendo i 50 rana e i 100 dorso con il primato italiano. Già battuto il record di medaglie (44) del 2021
Il forziere d’Italia. Sarà un caso, ma Nicolò Martinenghi con l’oro ci sa fare: lui in acqua, papà perché fa l’orafo a Varese. E da Azzate è arrivata anche la sua torcida per vedere Tete (come lo chiamano tutti) vincere i 50 rana che gli sono sfuggiti ai Mondiali, ma che non poteva perdere agli Europei, soprattutto a Roma, dove questo gruppo infila la terza doppietta nella specialità più tecnica. E Martinenghi ne è la bandiera. Il reuccio della rana nei panni del mattatore di giornata quasi ruba la scena all’immenso Paltrinieri. L’altro oro matura quasi nella coda, un po’ inatteso nei 100 dorso tanto che Margherita Panziera, la tri-campionessa europea dei 200, appena guarda il tabellone fa una smorfia di sorpresa. Tete come Margherita d’oro: lui addirittura col record italiano migliorato di 6 centesimi in 26”33, lei che trionfa in 59”40 e dispone di un personale-primato di 58”92, capace di battere la britannica Harris di 6 centesimi e l’olandese volante Kira Toussaint di 13. Lui che si trascina Simone Cerasuolo (argento in 26”95), dopo Federico Poggio nei 100: un altro della premiata rana di Imola, cresciuto all’ombra di Fabio Scozzoli ed eliminato in batteria («Mi fa il preparatore atletico, per andare forte nel nuoto mi hanno bocciato a scuola, dovrò ripetere il quinto anno dell’Istituto tecnico...»).
Gioia doppia Nicolò Martinenghi canta l’Inno e si gode lo spettacolo da vero mattatore: «Stiamo regalando una gioia agli italiani, di solito non lo canto: ma con questa atmosfera...». Manca l’ultimo sforzo, stasera nella 4x100 mista che gli fa brillare gli occhi azzurri e i brillantini alle orecchie: «Siamo cavalli di razza e da competizione per citare Burdisso». Splendido agonista, che quando si allena magari non ha lo stesso spirito: «Quando arrivo a un evento, poi cambia tutto». Tre ori come spera di fare pure l’imbattuta Simona Quadarella, all’ottavo oro nella notte ferragostana. «I 50 me li sono presi, finalmente, era tutta la stagione che ci pensavo, ai Mondiali li avevo persi per 3 maledetti centesimi dallo statunitense Nic Fink, in 26”48», dice Martinenghi che agli Europei ha fatto gara su se stesso e ne è venuta fuori una prestazione da record italiano nonché la seconda prestazione mondiale della storia (eguagliato il brasiliano Lima, il mondiale dell’inglese Peaty è a 25”95). «Non è stato semplicissimo a livello mentale dopo i due ori mondiali ricaricare le batterie, ho avuto anche qualche acciacco, ma questo è un oro colato che vale tantissimo e con un grande tempo. Sono soddisfatto per me e per questa squadra che è una grandissima squadra capace di dominare i Mondiali e di ripetersi anche con questi Europei mai così ricchi. Regalarsi giornate così in casa è proprio bello. Ora c’è l’ultima fatica, ma voglio concluderla nel migliore dei modi». La 4x100 mista è quella con cui ha completato i suoi Giochi olimpici col bronzo bis dopo quello nei 100 rana, ed è quella del titolo iridato battendo gli Usa. Un Martinenghi che matura di medaglia in medaglia: «Ho una consapevolezza in più che mi consente di superare anche i momenti di difficoltà. È da un anno che non mi fermo, ma vinco sempre qualcosa. E questa è stata una delle gare
più belle che abbia mai disputato. Volevo regalare felicità a questa splendida platea e non faccio mai differenza tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei: l’importante è dare spettacolo, continuare a cavalcare l’onda. Che bella gara che ho fatto! Quando sono entrato in vasca ho sentito tutto il calore e ho pensato che dovevo dare tutto per tutte quelle facce familiari. È bellissimo come lo sport riunisce. La dedica è a tutto il pubblico».
Onda rosa La Panziera ritrovata dopo un’infelice Olimpiade si prende il secondo oro: è il segnale che adesso può cercare di essere non più soltanto la miglior dorsista europea. Dopo due quarti posti mondiali e due Olimpiadi senza gioia, forse è il momento di osare davvero. «Sono contentissima, è incredibile il tempo: da parecchio non scendevo sul 59” basso. Non avevo davvero preparato i 100, questo risultato è totalmente inaspettato. Non ho parole. Ho fatto tanta fatica sopratutto a livello di lucidità mentale nell’affrontare certe gare, tre settimane fa non volevo fare neanche i 100. “Faccio i 200 e me ne vado in vacanza”, mi dicevo e invece sono qui felicissima. Ero serena, lucida e concentrata: nei 200 ero in panico perché è la mia gara e forse anche per questo nella prima parte ero dietro. Ma l’importante è avercela fatta. Vinco perché sono felice, il mio fidanzato Alessandro mi ha dato la serenità di cui avevo bisogno. E poi che pubblico caloroso». Stasera si chiude: l’Italia vede il traguardo delle 30 medaglie dopo aver superato il record di Budapest 2021 dove aveva ottenuto 27 podi. Ora in corsia è un’Italia forza 28, forte di ben 11 ori. Un’enormità.