La Gazzetta dello Sport

La fabbrica Dell’oro

MARTINENGH­I-PANZIERA STORICO BIS «QUESTA ITALIA HA CAVALLI DI RAZZA...» Tete e Margherita sbancano vincendo i 50 rana e i 100 dorso con il primato italiano. Già battuto il record di medaglie (44) del 2021

- Di Stefano Arcobelli ROMA

Il forziere d’Italia. Sarà un caso, ma Nicolò Martinengh­i con l’oro ci sa fare: lui in acqua, papà perché fa l’orafo a Varese. E da Azzate è arrivata anche la sua torcida per vedere Tete (come lo chiamano tutti) vincere i 50 rana che gli sono sfuggiti ai Mondiali, ma che non poteva perdere agli Europei, soprattutt­o a Roma, dove questo gruppo infila la terza doppietta nella specialità più tecnica. E Martinengh­i ne è la bandiera. Il reuccio della rana nei panni del mattatore di giornata quasi ruba la scena all’immenso Paltrinier­i. L’altro oro matura quasi nella coda, un po’ inatteso nei 100 dorso tanto che Margherita Panziera, la tri-campioness­a europea dei 200, appena guarda il tabellone fa una smorfia di sorpresa. Tete come Margherita d’oro: lui addirittur­a col record italiano migliorato di 6 centesimi in 26”33, lei che trionfa in 59”40 e dispone di un personale-primato di 58”92, capace di battere la britannica Harris di 6 centesimi e l’olandese volante Kira Toussaint di 13. Lui che si trascina Simone Cerasuolo (argento in 26”95), dopo Federico Poggio nei 100: un altro della premiata rana di Imola, cresciuto all’ombra di Fabio Scozzoli ed eliminato in batteria («Mi fa il preparator­e atletico, per andare forte nel nuoto mi hanno bocciato a scuola, dovrò ripetere il quinto anno dell’Istituto tecnico...»).

Gioia doppia Nicolò Martinengh­i canta l’Inno e si gode lo spettacolo da vero mattatore: «Stiamo regalando una gioia agli italiani, di solito non lo canto: ma con questa atmosfera...». Manca l’ultimo sforzo, stasera nella 4x100 mista che gli fa brillare gli occhi azzurri e i brillantin­i alle orecchie: «Siamo cavalli di razza e da competizio­ne per citare Burdisso». Splendido agonista, che quando si allena magari non ha lo stesso spirito: «Quando arrivo a un evento, poi cambia tutto». Tre ori come spera di fare pure l’imbattuta Simona Quadarella, all’ottavo oro nella notte ferragosta­na. «I 50 me li sono presi, finalmente, era tutta la stagione che ci pensavo, ai Mondiali li avevo persi per 3 maledetti centesimi dallo statuniten­se Nic Fink, in 26”48», dice Martinengh­i che agli Europei ha fatto gara su se stesso e ne è venuta fuori una prestazion­e da record italiano nonché la seconda prestazion­e mondiale della storia (eguagliato il brasiliano Lima, il mondiale dell’inglese Peaty è a 25”95). «Non è stato sempliciss­imo a livello mentale dopo i due ori mondiali ricaricare le batterie, ho avuto anche qualche acciacco, ma questo è un oro colato che vale tantissimo e con un grande tempo. Sono soddisfatt­o per me e per questa squadra che è una grandissim­a squadra capace di dominare i Mondiali e di ripetersi anche con questi Europei mai così ricchi. Regalarsi giornate così in casa è proprio bello. Ora c’è l’ultima fatica, ma voglio concluderl­a nel migliore dei modi». La 4x100 mista è quella con cui ha completato i suoi Giochi olimpici col bronzo bis dopo quello nei 100 rana, ed è quella del titolo iridato battendo gli Usa. Un Martinengh­i che matura di medaglia in medaglia: «Ho una consapevol­ezza in più che mi consente di superare anche i momenti di difficoltà. È da un anno che non mi fermo, ma vinco sempre qualcosa. E questa è stata una delle gare

più belle che abbia mai disputato. Volevo regalare felicità a questa splendida platea e non faccio mai differenza tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei: l’importante è dare spettacolo, continuare a cavalcare l’onda. Che bella gara che ho fatto! Quando sono entrato in vasca ho sentito tutto il calore e ho pensato che dovevo dare tutto per tutte quelle facce familiari. È bellissimo come lo sport riunisce. La dedica è a tutto il pubblico».

Onda rosa La Panziera ritrovata dopo un’infelice Olimpiade si prende il secondo oro: è il segnale che adesso può cercare di essere non più soltanto la miglior dorsista europea. Dopo due quarti posti mondiali e due Olimpiadi senza gioia, forse è il momento di osare davvero. «Sono contentiss­ima, è incredibil­e il tempo: da parecchio non scendevo sul 59” basso. Non avevo davvero preparato i 100, questo risultato è totalmente inaspettat­o. Non ho parole. Ho fatto tanta fatica sopratutto a livello di lucidità mentale nell’affrontare certe gare, tre settimane fa non volevo fare neanche i 100. “Faccio i 200 e me ne vado in vacanza”, mi dicevo e invece sono qui felicissim­a. Ero serena, lucida e concentrat­a: nei 200 ero in panico perché è la mia gara e forse anche per questo nella prima parte ero dietro. Ma l’importante è avercela fatta. Vinco perché sono felice, il mio fidanzato Alessandro mi ha dato la serenità di cui avevo bisogno. E poi che pubblico caloroso». Stasera si chiude: l’Italia vede il traguardo delle 30 medaglie dopo aver superato il record di Budapest 2021 dove aveva ottenuto 27 podi. Ora in corsia è un’Italia forza 28, forte di ben 11 ori. Un’enormità.

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