Da Kostic a Lukic, tanti titolari “italiani”
● (ma.gu.) «Se ho due musicisti bravissimi, perché far suonare prima uno e poi l’altro? Meglio ascoltarli insieme». Con questa metafora il c.t. della Serbia, Dragan Stojkovic, ha dato l’idea di voler schierare dal primo minuto i suoi due bomber, Dusan Vlahovic e Aleksandar Mitrovic, che sta segnando a raffica in Premier con il Fulham. Stasera alle 20.45 contro la Svezia all’ex Marakana, ancora senza tifosi e aperto solo ai bambini delle scuole, la Serbia si gioca una fetta delle speranze di essere promossa alla Fascia A della Nations League. Il Gruppo 4 è comandato con 10 punti dalla Norvegia, che alle 18 gioca in Slovenia, ultima a quota 2. La Serbia insegue a 7, ma se non perde punti può giocarsi tutto nell’ultimo turno a Oslo. Mentre la Svezia senza Isak deve evitare il ritorno della Slovenia, staccata di un punto, per scacciare l’incubo retrocessione. In campo tanti “italiani”: i due Milinkovic, Lazovic, Lukic, Kostic e Vlahovic dovrebbero partire dal 1’, così come lo svedese del Verona Hien dall’altra parte.