La cura Juric e il modello Toro per il sogno Qatar
Il tecnico ha rilanciato tanti giocatori E l’olandese insegue il Mondiale...
«Caro mister Juric, vestimi anche di arancione». Perr Schuurs sta lavorando al Filadelfia con l’obbiettivo primario di conquistare un posto in squadra stabile: finora sono state tre le sue presenze in A sulle sei possibili (è arrivato a campionato iniziato). Una volta assicuratasi la titolarità piena in granata, diventerà meno difficile convincere Luis Van Gaal a inserirlo al più presto nella nazionale olandese, dopo quella convocazione di due anni fa rimasta senza seguito. Il centrale difensivo compirà i 23 anni a fine novembre, quindi proprio durante il Mondiale... E sogna, legittimamente, che il Toro lo aiuti a fare una rapida scalata. Dal suo entourage sono filtrati a più riprese, anche in queste ore, i progetti di allegria, alimentati dalla fama che ormai si è fatto Juric in mezza Europa: con lui i giocatori migliorano di sicuro e in tempi brevi. Milinkovic ora è titolare nella Serbia, Linetty è rientrato l’altra sera, Demba Seck ha ricevuto la prima convocazione dal Senegal, Vlasic ha scavalcato Brekalo... Proprio tale «assicurazione sulla carriera», unita alla competitività del nostro campionato soprattutto nella componente tattica, hanno spinto il granatiere olandese a lasciare l’Ajax per abbracciare la causa del Toro. Ritenuta la squadra ideale per chi deve bruciare le tappe della crescita: e l’evoluzione di Gleison Bremer non è certo estranea a questa decisione, che in agosto sorprese non poco squadroni come il Liverpool
o il Psg che avevano messo gli occhi su Schuurs. Oltre a tre club italiani, bruciati dal d.t. Davide Vagnati, spintosi economicamente in alto grazie alla copertura avuta dal presidente Cairo.
Il tempo Proprio il numero uno della società dopo il successo sul Lecce aveva così commentato la prestazione del nuovo acquisto olandese: «Ha una grande fisicità. Con l’Ajax era abituato a giocare in un modo mentre qui giochiamo diversamente. Sta crescendo bene, anche grazie a una velocità di apprendimento notevole: ma diamogli ancora un po’ di tempo». E l’altra sera, inaugurando il Festival dello Sport, Urbano Cairo ha allargato il discorso sui giovani granata: «Abbiamo quasi tutti giocatori di nostra proprietà, solo pochi in prestito. Tredici sono nazionali, la squadra ha un buon valore e ha molti giovani. Juric è bravo nello sviluppare le qualità dei nostri giocatori, soprattutto se loro sono pronti a recepire le conoscenze del mister. I giovani però vanno aiutati e ci vuole un grande lavoro di allenamento per farli diventare sempre più bravi».
Differenze Juric lo sta dosando, ha spiegato che Schuurs ha bisogno di crescere sul piano tattico perché con l’Ajax si muoveva in una difesa a quattro, adesso sta imparando quella a tre. Col Sassuolo, l’olandese è stato il più bravo dei granata sia in fase di marcatura che in impostazione. Non sarà facile entrare nel gruppo oranje. Van Gaal come difensori centrali può contare su De Ligt (che però nel Bayern sta balbettando), De Vrij (come sopra), Van Dijk, Aké, Timber e Martins Indi. E ne usa di solito due. Ma Schuurs è un tipo tosto.