La Gazzetta dello Sport

Italia favorita e un destino che non dipende dagli altri

- Gian Luca Pasini

Come finirà lo scopriremo solo il 15 ottobre (un sabato, giornata inconsueta per chiudere un Mondiale). Da oggi fino a quel giorno (si spera) l’Italia vivrà questo ruolo - anche scomodo - da favorita. Eppure a bene vedere, già questa è una grande vittoria della Nazionale di Egonu e Mazzanti. Sì, una grande vittoria morale delle azzurre. Perché ancora una volta, prima di “partire” per un torneo, sulle ragazze italiane (giovani ed esperte allo stesso tempo, sono solo 4 le esordienti a un Mondiale), puntano gli addetti ai lavori. Un ruolo da protagonis­te che si è andato cementando negli ultimi anni. Manifestaz­ione dopo manifestaz­ione, proprio partendo da quell’argento conquistat­o a Yokohama quattro anni fa, nella finale con la Serbia.

Grazie a Dio lo sport non è prevedibil­e e i pronostici non hanno nulla a che fare con quello che poi accade sul campo. Ma quel che è certo è che Sylla e le sue compagne sono anche arbitre del proprio destino. Non hanno nessuna certezza, nessun punto di vantaggio, nessuna scorciatoi­a, ma sanno che possono farcela, che ne hanno la capacità e la forza. Sarà lungo, sarà certamente duro, mai facile o scontato: ma sarà anche bello da vivere. Buon divertimen­to di tutto cuore ragazze.

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Bomber Paola Egonu, 23 anni, opposta dell’Italia al Mondiale

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