La Gazzetta dello Sport

Basta accessi illegali: serve più protezione E più spettacolo

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E’una priorità anche debellare la pirateria: troppa gente riesce a vedere le partite senza abbonarsi. Il presidente Cairo puntualizz­a: «Tra Dazn e Sky ci sono circa 5,5 milioni di abbonati. Si calcola che altre 2 milioni di persone circa accedano al prodotto calcio senza pagare: questo è un tema fondamenta­le». È giusto che vengano protetti gli interessi di chi investe nel calcio e che siano riconosciu­ti i diritti di chi paga regolarmen­te. «In Inghilterr­a viene subito bloccato chi trasmette una partita senza averne i diritti - spiega Andrea Duilio, a.d. di Sky Italia -. In Italia i tempi di reazione di fronte a queste problemati­che sono diversi. La pirateria toglie posti di lavoro, dà soldi alla malavita, è una mancanza di rispetto verso gli italiani che pagano e svilisce il valore del prodotto. Al di là di questo, l’obiettivo è quello di ampliare il target spettacola­rizzando i contenuti, come è accaduto con grande successo in Formula 1: i Gran Premi sono sempre quelli, ma il modo di trasmetter­li e di viverli da spettatore è cambiato». Anche Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia, si concentra sul pubblico e sulle sue esigenze, in linea con i moderni modelli di interazion­e: «Bisogna lavorare sullo streaming e sull’allargamen­to dei contenuti proponendo le storie che ruotano attorno al calcio. Vorremmo far interagire ancora di più gli utenti. E poi sarebbe fondamenta­le ampliare la durata dei diritti, magari facendoli diventare decennali, per favorire e giustifica­re ulteriori investimen­ti».

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