Rafa prende Roger per mano «Anch’io stavo per smettere»
Si sono tenuti per mano, hanno pianto insieme. Molto più che amici Federer e Nadal, sono due che hanno attraversato insieme la stessa vita, gli stessi dolori, le stesse fatiche, le stesse delusioni. È stata molto di più che una cerimonia di addio, quella di venerdì notte, è stato un rito di passaggio. Perché stringendosi quelle mani che decine di volte si sono strette sotto rete, hanno stretto un patto silenzioso. Come a dire: «Io sono saltato per primo, ora tocca a te». -
Che storia Le parole di Rafa Nadal dopo la notte di Londra rendono perfettamente l'idea di ciò che è stato: «Insieme a Roger se ne va anche un pezzo della mia vita». E proprio per questo lo spagnolo ha voluto esserci nonostante le difficoltà e i dolori. Quando ha saputo, con 10 giorni di anticipo rispetto al mondo, che questa sarebbe stata l'ultima partita si è preparato, si è curato con ancora più attenzione per non deludere il compagno di strada. Ed è stato un sacrificio, perché questo 2022 per Nadal è stato di trionfi e dolore. Diviso a metà. Gioie fino a Parigi, dolori e problemi continui per tutta l'estate. Tanto da fargli meditare seriamente l'addio: «In questo momento non sto bene, ecco perché non giocherò - ha spiegato prima di dare forfeit per il resto della Laver Cup e rientrare in Spagna -. Adesso non ci sto pensando, ma confesso di esserci andato vicino in diversi momenti durante questa stagione. Addirittura pensavo che il Roland Garros di quest'anno sarebbe stato l'ultimo torneo della mia carriera professionale».
Disgrazie Usa un termine forte "disgrazia" per spiegare cosa è stata la seconda parte del suo anno. «Dopo la gioia del Roland Garros è andato tutto storto continua -. È stata una serie di disgrazie importanti a livello fisico, che si sono aggiunte alla mia situazione personale». Rafa si riferisce alla gravidanza difficile di sua moglie Xisca, ricoverata in ospedale prima dello us Open per complicazioni e ovviamente a tutti gli infortuni tra piede e addominali che lo hanno frenato nella seconda parte della stagione, dove comunque poteva puntare al numero 1 del mondo. «In ogni caso in questo momento non voglio pensare al ritiro o ad altro, la mia massima priorità è che il mio problema personale venga risolto e poi organizzerò la mia vita nel modo giusto. Ho bisogno di essere tranquillo in tutte le aree della mia vita, quella personale e professionale». Problemi seri, che gli hanno tolto il sonno: «Dormo pochissimo da diversi giorni - confessa - è uno stress difficile da gestire. Solitamente devo occuparmi di questioni che riguardano me, la mia professione, ma questa volta è diverso. In casa la situazione è più complicata del solito, ma per fortuna ora va tutto meglio e sono riuscito a venire qui, un momento molto importante per me e per Roger».
Stagione finita? Un sacrificio da vero amico, come sicuramente avrebbe fatto anche lo svizzero in un momento così importante: «Abbiamo un ottimo rapporto, lui lo ha già spiegato. So che è stato un momento difficile per lui con l'infortunio al ginocchio e ha fatto un enorme sforzo fisico e mentale per poter tornare. È fantastico che sia riuscito a ritirarsi in campo, era quello che più desiderava ed era giusto così. Non potevo mancare a questo appuntamento, indipendentemente dalle mie situazioni personali». La condizione fisica e i problemi a casa potrebbero anche far decidere
a Rafa Nadal di fermarsi per il resto della stagione, anche se non ci sono ancora conferme. Dipenderà molto da come andrà il parto e se la lesione agli addominali che si è riaperta agli Us Open gli consentirà di prepararsi per le Atp Finals, a Torino, torneo che il mancino campione di 22 Slam non è mai riuscito a conquistare. C'è di mezzo però un appuntamento importante per lo spagnolo, una esibizione in Sudamerica che dovrebbe portargli 15 milioni di incasso. Insomma, il futuro più prossimo è da decidere ma si ha già un’idea di quello che potrebbe essere il prossimo appuntamento tra Rafa e Roger: si parla di un match per inaugurare il nuovo Santiago Bernabeu il prossimo anno. Potrebbe essere l’ultimo spettacolo dei due insieme ed è un sogno che Florentino Perez insegue da quando sono iniziati i lavori del nuovo stadio. f.co.